La delegazione Smi è stata convocata per un’audizione in commissione sanità.Affrontate le criticità relative alla certificazione on line. La vice presidente della commissione Giulia Rodano, in seguito all’intervento della delegazione, propone una mozione per prorogare la doppia certificazione (cartacea e on line),bloccando così le sanzioni previste dal decreto Brunetta
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Pina Onotri Cristina Patrizi
STRUTTURE DI POSTAZIONI ON-LINE”
“Avevo sollecitato da tempo l’audizione dei sindacati dei medici tenuta oggi,
e non a caso molti dei rilievi sollevati riguardo alla trasmissione telematica
dei certificati di malattia sono già presenti in un’interrogazione che ho
presentato in Consiglio il 30 settembre scorso”. Lo dichiara in una nota il
consigliere regionale di Italia dei Valori Giulia Rodano, vicepresidente della
commissione Sanità della Regione Lazio. “Le preoccupazioni dei medici sono
pienamente condivisibili” continua Rodano. “Presenteremo quindi una mozione
affinché la Regione Lazio proroghi il sistema della doppia certificazione,
consentendo innanzitutto di bloccare le sanzioni previste dal decreto Brunetta:
misure che considero del tutto ingiustificabili visto che, ad esempio, ad oggi
in intere ASL sarebbe disponibile un’unica postazione per l’invio dei
certificati”.
“Nella mozione verrà inoltre previsto che la Regione Lazio metta a
disposizione dei pronti soccorsi una postazione per la certificazione on-line,
con personale annesso che esoneri i medici di emergenza dalle procedure
amministrative e permetta loro di concentrarsi unicamente sull’assistenza,
nonché poi che la Regione stessa promuova la copertura ADSL degli studi dei
medici di famiglia” dichiara Rodano.
“Infine, sono senz’altro importanti tutte le indicazioni recepite oggi in
Commissione in merito al sovraffollamento degli ospedali e alla diffusione del
precariato nei pronti soccorsi” conclude Rodano. “Sia il Consiglio Regionale
che la struttura commissariale dovranno tenerne conto nelle eventuali
correzioni del riordino ospedaliero che, come è noto, chiediamo vengano
formulate al più presto ad integrazione di un piano iniquo e puramente
contabile”.