«Il Cirm, nell’anno 2013, ha realizzato le proprie finalità istituzionali, confermando un trend di crescita, pressoché ininterrotto a partire dal 2001, soprattutto nell’ambito dell’assistenza medica fornita, così come dimostrano i dati relativi al numero dei casi assistiti (che hanno raggiunto un totale di 3.518)». La Corte dei conti (relatore consigliere Antonio Galeota) promuove con queste parole il Centro internazionale radio medico per l’esercizio 2013, ma nelle “considerazioni finali” evidenzia come il conto economico abbia «registrato una perdita pari a 35mila euro».
Esito derivante pure dalla scelta del Cirm – che dal 1935 svolge attività di carattere solidaristico e di protezione sociale diretta alla salvaguardia e alla tutela della salute dei naviganti, assistendo in 80 anni oltre 60mila persone di tutte le nazionalità – di procedere a «ingenti investimenti (variazione pari a +67,3% rispetto al 2012) finalizzati, mediante credito bancario, all’acquisto di nuove attrezzature e a lavori di ristrutturazioni interne. La Corte invita la Fondazione a coniugare tali investimenti con i vincoli di spesa a cu l’ente stesso è sottoposto.
In aumento i costi per il personale e per i servizi, dovuti essenzialmente al surplus di lavori straordinari «cui l’organico ha dovuto far ricorso per fronteggiare il crescente numero di casi assistiti (3.518 nell’ultimo esercizio). (Fonte Il Sole24Ore Sanità)