Il Segretario Provinciale di Viterbo, Marco Ricchi, chiede ed auspica un potenziamento delle risorse dedicate alle donne. Un maggior coordinamento tra le Autorita’ e una partecipazione diretta dei cittadini.
In una lettera…
In una lettera…
Spett. Redazione Tusciaweb,
Non posso che elogiare il gesto del presidente regionale Polverini che finanzia quattro giorni di prevenzione malattie ginecologiche nei camper delle principali città della regione ( dal 2 al 6 gennaio) finanziandolo con i suoi fondi di rappresentanza; magari lo facessimo tutti.
Il problema che il gesto, fortemente simbolico, rischia di essere una nuvola passeggera se i pesanti tagli agli ospedali ed ai servizi pubblici sanitari operati nella nostra provincia non verranno almeno in parte reinvestiti nella medicina della prevenzione e del territorio.
Ben venga il camper ma poichè non il cuore di tutti è uno zingaro (omonima canzone) è necessario un ecografo a disposizione del consultorio di via Cardarelli per una prevenzione permanente, continua, di facile accesso (senza impegnative e tiket).
Se da parte degli amministratori non ci fosse la volontà od il denaro od entrambi, che lo dicano, e noi cittadini viterbesi ci organizzeremo altrimenti, con lotterie, sottoscrizioni od altro. E’ molto semplice difatti il lavoro del taglio per il quale sono giunti nella nostra azienda sanitaria lodevoli amministratori da altre provincie, piu’ impegnativo rimane il lavoro del cucito che non sembra per ora nel programma.
Eppure non dovrebbe essere cosi difficile e spesso a costo zero, se ogni cittadino emettesse fattura e versasse le tasse, se ogni sindaco ispezionasse periodicamente le strutture sanitarie del proprio territorio, e così il dirigente ASL di zona, allora ci si renderebbe conto che Orte, Canino e Civita Castellana, ecc., presentano un problema di decoro delle sedi mentre a Vetralla, Montalto di Castro e Vitorchiano, ecc. il comune è intervenuto direttamente ristrutturando e ospitando servizi nelle proprie strutture. Difatti non è possibile pensare che le aziende sanitarie possano farsi carico di tutto senza l’aiuto dei comuni i quali dovrebbero esercitare sia azione di sorveglianza sia di collaborazione. Infine non dovrebbero esistere più cittadini che si presentano agli sportelli per prenotare una visita e vengono rimandati ai loro medici curanti per un cavillo od un veniale errore di compilazione.
Se qualche volta come sindacalisti, professionisti ed esseri umani rimaniamo invisi ai nostri funzionari come "rompiscatole", sappiate che non lo facciamo per mero divertimento, ma per essere stimolo, controllo, proposta per il bene comune o "res publica", poichè I care ovvero mi interessa è il nostro motto ereditato da Don Milani. Siamo Viterbesi, non una tribù di montagna,natali illustri abbiamo dato a molti tra cui Luigi Fantappie (teoria dell’unità del mondo fisico e biologico), con poche risorse possiamo fare meglio di altri.
Ben venga il camper ma poichè non il cuore di tutti è uno zingaro (omonima canzone) è necessario un ecografo a disposizione del consultorio di via Cardarelli per una prevenzione permanente, continua, di facile accesso (senza impegnative e tiket).
Se da parte degli amministratori non ci fosse la volontà od il denaro od entrambi, che lo dicano, e noi cittadini viterbesi ci organizzeremo altrimenti, con lotterie, sottoscrizioni od altro. E’ molto semplice difatti il lavoro del taglio per il quale sono giunti nella nostra azienda sanitaria lodevoli amministratori da altre provincie, piu’ impegnativo rimane il lavoro del cucito che non sembra per ora nel programma.
Eppure non dovrebbe essere cosi difficile e spesso a costo zero, se ogni cittadino emettesse fattura e versasse le tasse, se ogni sindaco ispezionasse periodicamente le strutture sanitarie del proprio territorio, e così il dirigente ASL di zona, allora ci si renderebbe conto che Orte, Canino e Civita Castellana, ecc., presentano un problema di decoro delle sedi mentre a Vetralla, Montalto di Castro e Vitorchiano, ecc. il comune è intervenuto direttamente ristrutturando e ospitando servizi nelle proprie strutture. Difatti non è possibile pensare che le aziende sanitarie possano farsi carico di tutto senza l’aiuto dei comuni i quali dovrebbero esercitare sia azione di sorveglianza sia di collaborazione. Infine non dovrebbero esistere più cittadini che si presentano agli sportelli per prenotare una visita e vengono rimandati ai loro medici curanti per un cavillo od un veniale errore di compilazione.
Se qualche volta come sindacalisti, professionisti ed esseri umani rimaniamo invisi ai nostri funzionari come "rompiscatole", sappiate che non lo facciamo per mero divertimento, ma per essere stimolo, controllo, proposta per il bene comune o "res publica", poichè I care ovvero mi interessa è il nostro motto ereditato da Don Milani. Siamo Viterbesi, non una tribù di montagna,natali illustri abbiamo dato a molti tra cui Luigi Fantappie (teoria dell’unità del mondo fisico e biologico), con poche risorse possiamo fare meglio di altri.
dr. Marco Ricchi
segretario provinciale di Viterbo
Sindacato Medici Italiani
via pieve di cadore 55
01100 viterbo
tel 3397072730
L’ iniziativa e’ stata prontamente ripresa dai giornali = clicca qui