Certificati on line:8 regioni su 20 non in regola

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SMI :NECESSARIA UNA PROROGA PER L’ENTRATA IN VIGORE DELLE SANZIONI CONTRO I MEDICI IN CASO DI CATTIVO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA

SALVO CALI’ "SOPRATTUTTO IN DIFFICOLTA LE GUARDIE MEDICHE E I PRONTO SOCCORSI. MA LA VERA SFIDA E’ L’ELIMINAZIONE DELLA CERTIFICAZIONE PER I PRIMI TRE GIORNI DI MALATTIA

CERTIFICATI DI MALATTIA ONLINE, 8 REGIONI SU 20 ANCORA NON A REGIME

SMI: NECESSARIA UNA PROROGA PER L’ENTRATA IN VIGORE DELLE SANZIONI
CONTRO I MEDICI IN CASO DI CATTIVO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA

SALVO CALÌ: “SOPRATTUTTO IN DIFFICOLTÁ LE GUARDIE MEDICHE E I PRONTO
SOCCORSI. MA LA VERA SFIDA É L’ELIMINAZIONE DELLA CERTIFICAZIONE PER I
PRIMI TRE GIORNI DI MALATTIA”

A fine mese è prevista l’entrata in vigore delle sanzioni per i medici
cosiddetti inadempienti per l’invio online dei certificati di
malattia. Dai dati, pur positivi, pubblicati dal ministero per la
Pubblica Amministrazione e per l’Innovazione emerge però che ancora il
sistema non è a regime. Per questa ragione il Sindacato dei Medici
Italiani-Smi chiede al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, e al
ministro Renato Brunetta di far slittare il termine. Salvo Calì,
segretario generale Smi, coglie anche l’occasione per rilanciare la
proposta di eliminare l’obbligatorietà delle certificazioni nei primi
tre giorni di malattia: «Bisogna guardare al Paese reale, non a quello
immaginario, d’altronde dagli stessi dati ufficiali rilasciati del
ministero si evince che quasi metà dell’Italia ha bisogno di più tempo
per l’effettiva messa a regime del sistema di invio online dei
certificati di malattia. Le previste sanzioni per i medici in caso di
cattivo funzionamento del nuovo metodo di trasmissione delle
certificazioni non possono quindi ancora entrare in vigore: le
responsabilità strutturali non possono ricadere sui camici bianchi, si
abbia buonsenso, si faccia una proroga, in modo da creare un clima più
sereno nella categoria e spezzare così quella catena di polemiche che
hanno accompagnato questo tema per tutto l’anno passato. Al contrario,
aprendo un tavolo di confronto, si ragioni sull’opportunità di
condividere con i professionisti della sanità un percorso per trovare
soluzioni ancora più efficaci per snellire le pastoie burocratiche che
rallentano il nostro Paese e che, oltretutto, spesso danneggiano il
lavoro stesso dei medici del Ssn. Per esempio eliminando l’obbligo di
certificazione per i primi tre giorni di malattia».

Roma, 13 gennaio 2010