Assistenza Domiciliare

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Assistenza Domiciliare : criteri e modalità di partecipazione del MMG alle procedure di presa in carico dei pazienti.

La segreteria Regionale invia una richiesta di chiarimenti alla Presidente Polverini e ai responsabili CAD delle ASL in merito a irregolarità formali e richieste improprie dei responsabili CAD ,relativamente alla obbligatorietà della partecipazione dei MMG alle procedure di attivazione per la presa in carico dei pz cronici

OGGETTO : Assistenza Domiciliare : criteri e modalità di partecipazione del MMG alle procedure di presa in carico dei pazienti.
Pervengono a questo sindacato numerose segnalazioni di irregolarità formali e di richieste improprie, provenienti dal responsabili CAD di alcune aziende ASL di questa regione, relativamente alla obbligatorietà della partecipazione della figura del MMG ad alcune delle procedure previste per l’ attivazione della Assistenza domiciliare da parte delle aziende medesime (PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI, ATTIVAZIONE PAI INDIVIDUALI, FIRMA DEL MMG DELLA CARTELLA CAD ETC). A tal fine occorre precisare quanto segue: Il Medico di medicina generale non è un soggetto Dipendente della Azienda Sanitaria Locale, bensì è un professionista Convenzionato con la Azienda medesima; Il rapporti di lavoro sono disciplinati da apposite Convenzioni Nazionali e da successivi Specifici Accordi regionali , che ne disciplinano aspetti specifici; Le modalità di eventuale partecipazione del MMG alle procedure previste dalle DGR 325 et 326 del 2008, per l’ attivazione della assistenza domiciliare dei pazienti cronici, non sono mai state oggetto di accordo con le organizzazioni della Medicina Generale e , a tutt’ oggi, non risultano essere stati attivati i tavoli regionali di confronto su tali tematiche, in relazione alle quali il nostro sindacato ha già depositato, nel corso degli incontri preliminari alla firma dell’ Accordo Regionale, ancora in fieri, un apposito protocollo. In assenza di una disciplina pattizia e concordata, risulta assolutamente inapplicabile oltrochè pretestuosa e contrattualmente non esigibile, qualsiasi richiesta di partecipazione del Medico di medicina generale alle procedure di presa in carico di cui all’ oggetto. Si rammenta altresì che la stessa dinamica professionale del rapporto convenzionale del MMG risulta complessivamente di difficile raccordo con i comuni orari di lavoro del personale CAD, strutturati generalmente in orari “impiegatizi” e/o di “ufficio”, es. 9-13, che il più delle volte confliggono con i diversificati e articolati orari di studio del Medico di medicina generale. Si invitano pertanto le Direzioni in Oggetto e i responsabili dei CAD in Oggetto al rispetto delle relative competenze e dei ruoli e ad astenersi dal richiedere prestazioni difformi dal dettato convenzionale.
Contestualmente si dichiara pronta e aperta disponibilità alla immediata disamina della questione che tanto sta a cuore alla medicina generale, trattandosi di tematiche non altrimenti differibili e di grande impatto e ricaduta professionale nell’ impegno quotidiano della medicina generale ( assistenza e cura del paziente cronico).
Distinti Saluti
Il segretario regionale SMI Lazio Gianmarco Polselli
Il responsabile Regionale Medicina Convenzionata SMI Lazio Cristina Patrizi