Il segretario generale Pina Onotri si dice d’accordo con l’appello lanciato dai camici bianchi Anaao. “È ora di voltare pagina, siglando una tregua negli scontri interni alla categoria. Basta con gli scioperi annunciati e poi revocati, con le fughe in avanti, senza confronto previo”.
Il Sindacato dei Medici Italiani accoglie l’appello dell’Anaao per una mobilitazione unitaria della categoria su una piattaforma chiara, trasparente, e, per quanto possibile, condivisa. E rilancia: la protesta deve essere di tutti i medici, convenzionati e dirigenti.
Per Pina Onotri, segretario generale dello Smi, “è ora di voltare pagina, siglando una tregua negli scontri interni alla categoria. Basta con gli scioperi annunciati e poi revocati, con le fughe in avanti, senza confronto previo”.
“Apprezziamo la recente apertura dell’Anaao – continua Onotri – ma è urgente avviare finalmente un percorso comune di rivendicazione e di proposta con l’Esecutivo Renzi, coinvolgendo in una grande settimana di mobilitazione, medici dirigenti e convenzionati e sensibilizzando i cittadini, l’opinione pubblica e la Politica”.
Per lo Smi ecco alcuni punti su cui discutere:
· livelli essenziali di assistenza omogenei in tutto il Paese: non possono esserci cittadini di serie A e altri di serie B, a seconda della latitudine geografica.
· Chiudere, appunto, la stagione della “anarchia” regionalista.
· Apertura di un tavolo per un contratto unico di tutti i medici a tutele crescenti.
· Maggiori risorse, apertura delle trattative per Contratti e Convenzioni.
· Sblocco del turn over e stabilizzazione dei precari.
· Potenziamento delle cure primarie, puntando sulla medicina funzionale e di iniziativa, sul ruolo unico ma con il tempo pieno. Sulla valorizzazione del 118 e della continuità assistenziale, sulla messa in rete di tutti gli attori con la specialistica ambulatoriale, la pediatria e la medicina di famiglia. No a organizzazioni statiche, costose e strutturali. Modifica della Legge Balduzzi.
· Riforma della formazione specialistica ed equiparazione con la medicina generale sburocratizzazione del lavoro medico.
· Tutela delle attività usuranti e della maternità (per le donne) per i medici convenzionati;
· Legge sulla responsabilità professionale e eliminazione del comma 566.
“Lo Smi – conclude Onotri – in passato si è sempre reso protagonista di diverse iniziative per l’unità della categoria, rivendicando la necessità di rilanciare il protagonismo medico. Cogliamo questa come un’ulteriore occasione per riprendere una stagione, purtroppo, interrotta. Lo Smi c’è e sosterrà: la #buonasanità contro la #malapolitica”. (Fonte: Quotidiano Sanità)