PIENO SOSTEGNO ALL’OPERATO DEL COORDINAMENTO DEI COMITATI IN DIFESA DEL NOSOCOMIO
SI ALLA RICONVERSIONE, NO A UN INIQUO SMANTELLAMENTO DELLA STRUTTURA SANITARIA
«Siamo assolutamente in linea con l’operato del Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la salvaguardia dell’ospedale Forlanini di Roma, in quanto patrimonio pubblico e bene comune». Smi e Fvm-Lazio annunciano il pieno sostegno alla petizione per il progetto di riconversione in struttura socio-sanitaria pubblica dello storico nosocomio della Capitale.
«L’ipotesi di chiusura del Forlanini e la sua paventata vendita per risanare, in parte, i debiti della sanità del Lazio, rappresenta una vera follia», afferma Francesca Perri, vice-segretario regionale Smi e Fvm-Lazio; da mesi impegnata nel Comitato “Giù le mani dal Forlanini” , in sinergia con i Comitati di quartiere Monteverde, Gianicolense, Portuense e Magliana che, per densità di popolazione, rappresentano una vera e propria città di provincia.
Secondo la Sindacalista, invece di chiudere e vendere l’ospedale, sarebbe auspicabile istituirvi una vera Casa della Salute (CdS), con annesso trasferimento dei 5 poliambulatori della Asl RmD. Recuperando, tra l’altro, gli affitti passivi di tali ambulatori, per un costo pari a circa 3 milioni di euro l’anno. E, allo stesso tempo, significherebbe poter utilizzare tutto il personale dei 5 poliambulatori in H12, contribuendo ad abbattere le liste d’attesa per le visite specialistiche».
Inoltre, al di là delle notizie riportate da alcuni organi di stampa relative al degrado in cui versa il nosocomio, è bene ricordare, chiarisce Francesca Perri, che il Forlanini è provvisto di reparti funzionanti, «come la Medicina Nucleare, il cui smantellamento avrebbe un ingente costo». Al contrario, spiega ancora Sindacalista, «il funzionamento a pieno regime del reparto di Medicina Nucleare, potrebbe contribuire ad abbattere le liste d’attesa, (che ormai, solo per una mammografia, oscillano dai 9 ai 12 mesi).
In ultima analisi Francesca Perri ricorda che l’ospedale Forlanini, se adeguatamente riconvertito, «potrebbe ospitare almeno 320 posti letto di RSA. Dunque, invece di regalare i soldi alle varie cliniche private, sarebbe possibile recuperare almeno 8 milioni di euro l’anno».
«Sosteniamo, da sempre, l’importanza e il valore inestimabile della sanità pubblica», aggiunge Paolo Marotta, segretario regionale Smi-Lazio, che sottolinea: «Per questo desideriamo essere al fianco dei cittadini nel rivendicare il diritto alla salute». «Non dimentichiamo che l’ospedale Forlanini ha un’estensione che permetterebbe di creare Centri di aggregazione per tutte le fasce di età, proprio in quartieri che ne sono totalmente sprovvisti». Quindi, Paolo Marotta, conclude: «Abbiamo tante idee da proporre per la riconversione della struttura ospedaliera che ci auguriamo di poter esporre, quanto prima, a chi di competenza. Ma, soprattutto, speriamo che vengano ascoltate, al piu’ presto, le istanze dei cittadini».
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