Nasce così una nuova tipologia di studi non soggetti ad autorizzazione in cui medici e odontoiatri potranno esercitare insieme. La nuova normativa distingue sia per le discipline mediche sia per quelle odontoiatriche le prestazioni considerate a minore invasività con un apposito elenco, che possono essere svolte in queste strutture. LA DELIBERA
Nel Lazio per aprire studi medici e odontoiatrici con altri colleghi i professionisti non dovranno più attenersi alle lunghe pastoie burocratiche , ma potranno limitarsi a una comunicazione di inizio attività da inviare alla Asl competente. Lo prevede la Deliberazione di giunta regionale n. 447 “Definizione delle tipologie di studi medici e odontoiatrici non soggetti ad autorizzazione all’esercizio di attività sanitaria e sociosanitaria” entrata in vigore con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale regionale.
“Da oggi nel Lazio i cittadini potranno ora avere a disposizione anche degli ‘studi polimedici’, in cui trovare sia medici delle varie discipline sia odontoiatri – sottolinea una nota – In base a queste nuove norme più professionisti potranno espletare la propria attività nel medesimo immobile, in maniera indipendente l’uno dall’altra ma condividendo gli spazi comuni, senza l’obbligo di richiedere l’autorizzazione all’Ente regionale; sarà infatti sufficiente una semplice comunicazione alla Asl competente”.
Nasce così una nuova tipologia di studi non soggetti ad autorizzazione in cui medici e odontoiatri potranno esercitare insieme. La nuova normativa distingue sia per le discipline mediche sia per quelle odontoiatriche le prestazioni considerate a minore invasività con un apposito elenco, che possono essere svolte in questi studi. Si tratta complessivamente di 130 prestazioni. In particolare, “24 di chirurgia generale; 46 di chirurgia plastica e dermatologia; 7 di chirurgia vascolare e angiologia; 10 di ginecologia, 10 di oculistica; 14 di odontoiatria; 18 di otorinolaringoiatra e 1 cardiologica Iniezioni endovenose sclerosanti”. (Fonte: Quotidiano Sanità)