Così il premier ha risposto in Aula ad un’interrogazione presentata da Sel. “La sanità è l’unico settore che, dal 2002 ad oggi, ha visto aumentare del 40% il suo stanziamento. Non dite che il Paese fa tagli su questo settore”. E sul decreto appropriatezza chiarisce: “Se c’è da cambiare qualcosa noi siamo pronti a farlo. Non dobbiamo dare l’impressione che i cittadini non abbiano diritto alle cure”.
“Nel 2002 lo stanziamento del Fondo sanitario nazionale era di 75 miliardi di euro. Quest’anno è stato di 110 miliardi e il prossimo arriverà a 111 miliardi. Quindi sulla sanità il Paese non sta effettuando tagli. Possiamo piuttosto discutere su come impiegare questi soldi”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, è intervenuto nel pomeriggio nel corso di un question time alla Camera per rispondere ad una interrogazione presentata da Arturo Scotto di Sel in merito ai reali tagli apportati alle risorse destinate alla sanità nel nostro Paese e sugli ulteriori sacrifici cui saranno costretti i cittadini italiani, in particolare meno abbienti.
“Secondo la Società italiana di radiologia medica (Sirm), nel 2013, quasi il 30% delle risonanze magnetiche lombari prescritte ai pazienti non sono necessarie – ha spiegato Renzi -. Lo dicono le società scientifiche, non lo dico io. E ancora, secondo la Società italiana di medicina su 64 milioni di visite specialistiche annue, il 10% non sarebbe appropriato”.
“Ci vuole un patto di serietà tra di noi, il fatto che si debba investire nella sanità è un dato di fatto oggettivo perché la gente invecchia – ha sottolineato il premier -. Cambia il modello di cura di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo però dare un messaggio di tranquillità alle persone e dire che se c’è da cambiare qualcosa noi siamo pronti a farlo. Non dobbiamo dare l’impressione che i cittadini non abbiano diritto alle cure. Quindi, da parte nostra – ha concluso Renzi – c’è piena disponibilità, ma nella serietà del confronto. La sanità è l’unico settore che, dal 2002 ad oggi, ha visto aumentare del 40% il suo stanziamento. Il Fondo sanitario per il 2016 avrà una dotazione di 111 mld, questa è la base di partenza”. (Fonte: Quotidiano Sanità)