E’ l’appello lanciato dalla segreteria romana della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità. “Il governatore si pronunci chiaramente sui motivi che hanno indotto a lasciare aperto solamente il Punto di primo intervento, mentre quello ortopedico farà le consulenze H24 presso l’ambulatorio ortotraumatologico che sarà attivato all’occorrenza proprio a partire da domani”.
“Oramai riteniamo che la Regione Lazio debba prendersi la responsabilità di parlare chiaro sul ruolo che di qui a breve, ossia a partire dal 1 ottobre che dovrà ricoprire l’ospedale specialistico Cto, eccellenza orto traumatologica dell’Italia centrale. Vale a dire che il governatore del Lazio Nicola Zingaretti deve pronunciarsi chiaramente sui motivi che hanno indotto a lasciare aperto solamente il Punto di primo intervento (ossia il PPI) mentre quello ortopedico farà le consulenze H24 presso l’ambulatorio ortotraumatologico che sarà attivato all’occorrenza proprio a partire da domani”. E’ quanto viene riportato da una nota della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità(Fials) di Roma in merito al futuro dell’ospedale Cto Alesini.
“Inoltre ci sembra davvero strano che i lavori di adeguamento del sistema antincendio vengano fatti ad ottobre quando invece potevano essere svolti nel mese di luglio e agosto. Curiosità che si accomuna – prosegue la nota – all’ulteriore richiesta di chiarezza su lavori importanti riferiti anche all’Anno Giubilare. Non ci sembra infatti che il Cto Alesini sia annoverato tra gli ospedali allertati per la cura dei pellegrini”.
La Fials romana chiede infine di conoscere “il piano aziendale dell’ospedale e il piano di potenziamento che la direzione dell’Azienda Asl Roma C dice di mettere in atto concordemente a quello dell’ospedale Sant’Eugenio. Diversamente – conclude la nota – indiremo fin dai prossimi giorni uno stato di agitazione a oltranza”. (Fonte: Quotidiano Sanità)