Pina Onotri, Smi: “Stop al decreto sull’appropriatezza. si apra un vero confronto con chi opera in prima linea con i pazienti. sui tagli, basta con i giochi di prestigio, servono parole chiare”
Il Sindacato dei Medici Italiani-Smi raccoglie con attenzione le rassicurazioni del presidente del consiglio, Matteo Renzi, sui tagli in sanità, ma non manca di sottolineare, con scetticismo, l’assenza, al momento, di gesti concreti.
“I tagli – attacca Pina Onotri, segretario generale Smi – in questi anni ci sono stati e si vedono nel processo di demolizione dei servizi che offriamo ai cittadini e nel peggioramento delle condizioni di lavoro dei medici. I pronto soccorso saturati solo per una influenza, le ambulanze in molte regioni senza medici a bordo, le lunghe lista di attesa, l’uso indiscriminato di precari negli ospedali e sul territorio (oggetto di richiami dell’Unione europea), il blocco del turnover over. Sono fatti, non opinioni”.
“Se il premier sta annunciando un’inversione di marcia – prosegue – ne siamo lieti, ma vorremmo vedere gesti concreti ed evitare di assistere ad altri giochi di prestigio. Per intenderci: il decreto sull’appropriatezza è un modo dissimulato di tagliare servizi. A carico dei medici, con tanto di sanzioni. Si blocchi questo provvedimento, intanto.
Sui risparmi, quelli veri, sia chiaro, il presidente Renzi, avrà nei medici degli alleati: siamo i primi a voler eliminare la “madre” di tutti gli sprechi, cioè l’ingerenza dei partiti nel governo delle aziende sanitarie e il conseguente clientelismo”.
“Renzi si confronti con i medici italiani – conclude Onotri – partecipi, insieme al ministro Lorenzin, agli Stati generali della professione a ottobre. E in quella sede ascolti la categoria, scoprirà un altro punto di vista, quello di chi opera in prima linea con i pazienti”. (Fonte: Sindacato Medici Italiani)