“Il ricorso proposto dalla Fnomceo contro la sanzione inflitta dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato per le norme deontologiche che regolano la pubblicità informativa dei medici e degli odontoiatri è giunto ieri al suo round finale”. Lo riferisce la Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri in una nota, dopo l’udienza al Consiglio di Stato per il ricorso contro la multa da 831mila euro inflitta lo scorso anno alla Fnomceo per i divieti sulla pubblicità in materia sanitaria, stabiliti dal codice deontologico del 2006 e dalle Linee guida applicative “All’udienza svolta davanti alla VI sezione del Consiglio di Stato – si legge nella nota – i legali della Federazione hanno illustrato le peculiarità e la delicatezza dell’informazione pubblicitaria in un settore quale quello delle prestazioni mediche e odontoiatriche, inflazionate da messaggi suggestivi che generano bisogni svianti e di grave nocumento per la salute”. Si è trattato di “un acceso confronto tra chi vede la deontologia come una riviviscenza corporativistica e vuole una completa deregolazione della professione in favore del mercato e chi invece invoca la peculiarità del ruolo della deontologia medica anche nell’ambito della pubblicità a tutela del diritto alla salute”. Ai Giudici di palazzo Spada “tocca ora il difficile compito di stabilire se il diritto alla salute costituzionalmente garantito, che le norme della deontologia mirano a tutelare in un ambito connotato dall’asimmetria delle parti, receda alla libera iniziativa economica tutelata dall’art. 41 della Costituzione ovvero come possano essere declinati deontologia medica e mercato”, conclude la nota.(Fonte: AdnKronos Salute)