Le ragioni della revoca.
Permane lo stato di agitazione
Carissimi, dopo una mattinata concitata, caratterizzata da contatti DIRETTI con la Regione Lazio, a 10 minuti dall’ inizio della conferenza stampa , abbiamo ricevuto il testo siglato dal Sub commissario ad acta , con il quale vengono finalmente DELIBERATI e STANZIATI i fondi per recepire la preintesa del 2009 e parte di quanto concordato nell’ accordo di Dicembre 2010.
Si tratta di un IMPORTANTE e STRATEGICO documento politico che recepisce compiutamente le nostre richieste.
Un impegno economico di oltre 37 Milioni di € per far fronte al pagamento degli arretrati di UCP e garantire la messa a regime delle "nuove UCP", quelle per intenderci a 9 ore di apertura /die.
Un documento formalizzatoci, non a a parole ma con un atto deliberativo del Commissariale, la cui firma è stata ottenuta solo in virtù della forte presa di posizione del nostro sindacato SMI Lazio, UNICO ad aver proclamato lo stato di agitazione, aver perseguito la linea della fermezza, UNICO ad aver espletato le procedure di concertazione presso la Prefettura, andate vane, poichè , allora, (primi di maggio), senza risposte adeguate e soddisfacenti, UNICO ad aver proclamato lo sciopero, per un giorno anche difficile.
Un pò di chiarezza:
Nessuno degli altri sindacati avrebbe potuto scioperare, nè il 6 Giugno, nè tantomeno , come annunciato da altri, i primi di giugno.
Dichiarazioni di facciata a cui non avrebbe potuto far seguito alcuno sciopero: non vi erano i tempo previsti dalla normativa!
Noi abbiamo perseverato invece nello stato di agitazione, completato le procedure e dichiarato lo sciopero che era previsto per il gg 3 GIUGNO.
Una scelta difficile, allora e combattuta, allora, come lo è stata quella di adesso. Ma responsabile allora come lo è stata quella di oggi.
CHIAREZZA, FORZA E DETERMINAZIONE.
Gli altri sindacati, per intenderci meglio, Intesa sindacale, aderiva compiutamente allo sciopero da noi indetto, non avendolo proclamato in tempo allora: una scelta altrettanto coraggiosa e di sostegno; SNAMI, pur non aderendo allo sciopero, sosteneva a latere la nostra azione di protesta.
NOI SMI LAZIO avremmo scioperato con fermezza e senza chiacchiere, in assenza di fatti concreti.
I fatti concreti li abbiamo avuti, seppure in zona cesarini! QUESTO ci ha portato , con altrettanta consapevolezza e responsabilità, a REVOCARE LO SCIOPERO DI VENERDI 3 GIUGNO.
QUI tocca chiarirsi: Tutte quello che allora, (luglio 2009) fu firmato dalla precedente giunta regionale e dalle sole sigle FIMMG e INTESA, era rimasta "carta scritta in un cassetto".
Per tale motivo NOI SMI Lazio e SNAMI RIFIUTAMMO di apporre la nostra firma su un documento che ritenevamo privo di garanzie economiche e con un meccanismo di copertura economico risibile e frutto di " Finanza creativa". E quanto avevamo ragione!!!
Nelle riunioni di febbraio, in regione, emerse l’ arcano: carta scritta, quasi straccia, in un cassetto dell’ allora buon Norberto Cau e della altrettanto buonisima Coletti!!
Nessun documento di stanziamento fondi, nessuna delibera di giunta.
Incredibile ma vero!
Da qui la nostra battaglia, questa la realtà di una difficile situazione regionale e nazionale.
Il documento del Commissario ad acta di oggi alle 10.45 recepisce NERO su BIANCO un pregresso di ben due anni. mette nero su bianco l’intero ammontare di spesa, che non è certo poca cosa: oltre 47 Milioni di €! Un grande risultato del nostro sindacato , supportato dalla simpatia e dalla condivisione di tanti colleghi, anche NON iscritti alla nostra sigla , che ha consentito questo passo.
Il tutto nella incredibile TIEPIDEZZA, forse un confortevole calore primaverile, del sindacato "più rappresentativo".
Probabilmente la nostra necessità di garantire TUTTO il dovuto a TUTTI i colleghi ( cosa che possimo ottenere e incassare con il documento politico e programmatico di questa mattina), non corrisponde alle necessità degli altri.
Noi non abbiamo "castelletti" da doverci garantire e proteggere, noi dobbiamo tutelare la cetegoria in un contesto storico, politico e regionale difficile.
Una regione con piano di rientro che mette sul piatto oltre 47 milioni di €, non è mica cosa di poco conto!
E oltre a questo abbiamo importanti step di immedita realizzazione: Via alla sperimentazione del SISMED il programma di gestione di studio completamente a carico regionale, così addio a gestionali e assistenze annuali a caro prezzo! Via alle linee ADSL gratuite.
UN GRANDE RISULTATO DELLA NOSTRA SEGRETERIA REGIONALE TUTTA, LA QUALE HA SAPUTO GESTIRE UNA SITUAZIONE DELICATISSIMA.
Grazie a tutti i colleghi che ci hanno sostenuto, a quanti ci seguono sempre con apprensione e calorosa partecipazione e ad maiora!
L’ impegno non finisce qui, vigileremo perchè il riassetto della medicina del territorio riparta dalla medicina generale in un contesto di equità, razionalità, partecipazione e valorizzazione di tutte le figure profesisonali dell’ area.
Cristina Patrizi
SMI LAZIO