Si è svolta il 12 novembre, presso la sede della regione Lazio, la Conferenza Stampa incentrata sulla spinosa questione della stabilizzazione dei precari, alla presenza del presidente Nicola Zingaretti, di Giovanni Bissoni sub-commissario per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Ssr, di Alessio D’Amato capo della cabina di regia sanitaria e di tutti i Sindacati della Dirigenza Medica. Per SMI-FVM Lazio, presenti Paolo Marotta e Francesca Perri, rispettivamente: segretario e vice-segretario regionale.
Dal settore pubblico, è stata ribadita la volontà di sanare quanto prima una situazione ormai cristallizzata che vede il coinvolgimento degli operatori del SSR. Certo, il passaggio dalla precarietà alla stabilizzazione sarà graduale nel corso del triennio 2016-2018. Ma il recente Decreto del Commissario ad Acta (DCA), varato a tal proposito, prevede finalmente l’attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM) del 2013, per cui ci sarà una riserva dei posti del 50% per tutti i precari che, da anni, garantiscono con grande abnegazione l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
Dal 2016, infatti, partiranno i Concorsi ad hoc e, nell’attesa dell’espletamento di tali Concorsi, tutti i contratti saranno rinnovati fino al 2018; come prevede l’Accordo firmato lo scorso luglio. Pertanto non ci si ridurrà più alla conferma dell’ultimo minuto, come avvenuto finora. Il percorso per la stabilizzazione dei precari è ancora lungo, ma almeno è delineato. E noi vigileremo affinché tutto proceda in maniera corretta e regolare.
Persiste, invece, il problema dei contratti atipici. Ed anche su questo punto si sta lavorando. Abbiamo chiesto di integrare i nostri emendamenti nella bozza di Accordo e, finora, è stato accolto positivamente il suggerimento di valutare i 5 anni di servizio come titolo per l’accesso ai Concorsi Pubblici, anche per i colleghi privi di specializzazione.
Ribadiamo il nostro impegno per la tutela di tutti i colleghi e nel costante tentativo di proporre soluzioni per problematiche ormai obsolete che persistono ormai da anni nella regione Lazio.
La Segreteria Regionale Smi-Lazio