Lo prevederebbe una modifica alla Legge di Stabilità, ancora in corso di definizione da parte del Governo, che sarà presentata alla Camera. I precari sono più di settemila
Assunzione di almeno tremila medici e assorbimento dei precari per far fronte all’entrata in vigore delle norme europee sui riposi e l’orario di lavoro di medici e infermieri. Lo prevederebbe un emendamento alla Legge di Stabilità, ancora in corso di definizione da parte del Governo, che sarà presentato alla Camera. Obiettivo: lo sblocco del turn over in sanità. Secondo una recente rilevazione della Fp-Cgil Medici, su un totale di 108.115 medici del Servizio sanitario nazionale (uomini 64.101, 59,28%; donne 44.014, 40,72%), i precari sono 7.399 (uomini 2.989, 40,4%; donne 4.410, 59,6%).
Due nuove regole
Dal 25 novembre anche l’Italia dovrà infatti rispettare la normativa che regola l’orario di lavoro in sanità. In pratica scatterà l’abrogazione della vigente normativa nazionale con la quale si disapplicavano alcune disposizioni europee. Due le regole che entreranno in vigore: la durata media dell’orario di lavoro non potrà in ogni caso superare, per ogni periodo di 7 giorni, le 48 ore, comprese le ore di lavoro straordinario; inoltre, è previsto il diritto a 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore. Ma per far fronte alla nuova organizzazione imposta dalle norme Ue, avverte la Fp-Cgil Medici, al Servizio sanitario nazionale mancano «almeno cinquemila medici».
Sanzioni per chi «sfora»
Oltre ai prevedibili disagi in corsia e per i pazienti, la nuova normativa potrebbe causare sanzioni salate ai responsabili dei turni, decise dalle Direzioni territoriali del lavoro. In caso di violazione delle 48 ore medie settimanali si applica la sanzione pecuniaria da 200 a 10.000 euro, mentre in caso di violazione delle 11 ore di riposo giornaliere la multa va dai 100 ai 3.000 euro. (Fonte: Corriere della Sera)