“Il pilastro centrale della nostra azione – ha spiegato il governatore – è stato il piano di ammodernamento dei reparti dell’emergenza ospedaliera, con un investimento di 33,5 milioni di euro per l’adeguamento e messa a norma di 12 pronto soccorso”. Saranno assunte 289 unità di personale a tempo indeterminato e di altre 578 a tempo determinato per l’intera durata del Giubileo: 378 per DEA di I e II livello e 200 per Ares 118.
“Una sfida e una grande opportunità”. Sarà questo il Giubileo della misericordia per Roma e per il Lazio secondo Nicola Zingaretti, che questa mattina ha illustrato al Consiglio regionale gli impegni e gli interventi della Regione in vista dell’evento straordinario che si aprirà l’8 dicembre. In campo sanitario il totale degli investimenti per il Giubileo è di 84 milioni di euro, di cui 64,5 a carico dello Stato e 19,3 della Regione, tra assunzione di personale a tempo indeterminato, acquisto di nuove ambulanze, e fondi per i lavori nei Dea di I e II livello di Roma.
“Il pilastro centrale della nostra azione – ha spiegato Zingaretti – è stato il piano di ammodernamento dei reparti dell’emergenza ospedaliera, con un investimento di 33,5 milioni di euro per l’adeguamento e messa a norma di 12 pronto soccorso, tre dei quali già inaugurati e il resto entro il 4 dicembre, con il S.Filippo Neri e il Gemelli”. Annunciata l’assunzione di 289 unità di personale a tempo indeterminato e di altre 578 a tempo determinato per l’intera durata del Giubileo (378 per DEA di I e II livello e 200 per Ares 118). “In totale – ha aggiunto Zingaretti – 867 operatori verranno immessi nel sistema sanitario di Roma grazie a 31 milioni sbloccati dal Governo”.
Saranno 86 le nuove ambulanze e dieci i punti medici avanzati nei punti di massima affluenza. Zingaretti ha parlato del piano per la gestione dell’emergenza infettivologica e di quello per la dialisi, dell’apertura del numero unico di emergenza 112 e, infine, del piano formativo per tutti gli operatori dei Dea di I e II Livello di Roma e del progetto per i volontari che hanno svolto un corso di Basic Life Support (BLDS) finanziato dalla Regione. (Fonte: Quotidiano Sanità)