Lazio. Corte dei conti: “In sanità deficienze strutturali si trascinano da anni. Il disavanzo scende ma mancano interventi strutturali”

Print Friendly

Nel Rendiconto per l’anno 2014 i giudici contabili certificano per la Regione un disavanzo sanitario di 313 mln di euro, rispetto ai 669 mln del 2013. “Miglioramento dovuto fattori esogeni e straordinari”. E poi “perplessità” per la destinazione risorse fiscali aggiuntive dovute al piano di rientro sanitario per finanziare comparti extra sanità. IL DOCUMENTO - I DISAVANZI DI ASL E OSPEDALI

“Il minor disavanzo sanitario regionale 2014 non risulta conseguente ad un intervento strutturale migliorativo derivante dalla capacità di gestione dell’attività demandata ai vertici regionali/GSA, bensì ai suddetti fattori esogeni e straordinari (insussistenze attive v/s terzi; aumento dei contributi da FSR), aventi carattere non ripetitivo, ed, in quanto tali in grado di incidere una tantum sul risultato di esercizio”. È quanto si legge sul Rendiconto 2014 per la Regione Lazio redatto dalla Corte dei conti che certifica un disavanzo del settore sanitario per il 2014 di 313 mln di euro in calo rispetto ai 669 mln del 2013.

Miglioramento conti non è dovuto ad interventi strutturali. Ma la Corte evidenzia dai Tavoli di verifica “emergono rilevanti deficienze strutturali di funzionamento del sistema, che si trascinano irrisolte da anni (come ad esempio la problematica irrisolta dei rapporti con gli erogatori privati), nonostante un impiego eccezionale di risorse umane e finanziarie (struttura commissariale, advisor contabile, consulenti esterni, risorse regionali dedicate). Inoltre, si evidenzia che le due principali cause della contrazione (rispetto all’anno precedente) del disavanzo sanitario regionale dell’esercizio 2014, pari a -313.644 migliaia di euro, sono da ricollegarsi al rilevante incremento dei contributi da Regione a favore della GSA per la quota FSR indistinto, (passati da 145.000 migliaia di euro del 2013 a 381.000 migliaia di euro nel 2014) ed allo svincolo del fondo accantonato verso la struttura Gemelli a seguito dell’adozione del DCA n. 339/2014, pari a 68.700 migliaia di euro. Sul punto la Sezione rileva che il minor disavanzo sanitario regionale 2014 non risulta conseguente ad un intervento strutturale migliorativo derivante dalla capacità di gestione dell’attività demandata ai vertici regionali/GSA, bensì ai suddetti fattori esogeni e straordinari (insussistenze attive v/s terzi; aumento dei contributi da FSR), aventi carattere non ripetitivo, ed, in quanto tali in grado di incidere una tantum sul risultato di esercizio”. (Fonte: Quotidiano Sanità)