Applicare in maniera graduale, su tutto il territorio, le disposizioni previste nel Decreto sull’Appropriatezza Prescrittiva. Questo quanto stabilito in occasione del vertice con i Sindacati di Medicina Generale che si è svolto a Roma lo scorso 11 febbraio. In particolare, per l’originalità degli spunti tecnici e l’autorevolezza dell’azione politica, è stato determinante il ruolo della delegazione SMI Lazio formata da Ermanno De Fazi, vice segretario e Angelo Filardo, vice presidente.
«E’ assolutamente necessario giungere ad una soluzione relativa alle numerose difficoltà in cui versa il sistema informatico regionale, ma anche per i software gestionali degli studi medici», ha dichiarato Angelo Filardo, vice presidente Smi-Lazio, che aggiunge: «Circostanze che rendono impossibile una immediata applicazione del Decreto Lorenzin; in quanto l’invio telematico delle ricette non potrà essere conforme ai dettami ministeriali».
Secondo Ermanno De Fazi, vice segretario Smi-Lazio: «Nel Decreto non vi è traccia del parere del Comitato per la valutazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), organo del Ministero della Salute istituito con la Conferenza Stato-Regioni del 2005 e competente sia in materia di appropriatezza dei Lea, che del rapporto tra erogabilità delle prestazioni e risorse destinate al Servizio Sanitario». Quindi, De Fazi, sottolinea: «E’ illogico pensare che, l’atto Ministeriale, potesse fare a meno dell’analisi e dei suggerimenti di un Comitato costituito da membri di riconosciuta esperienza in economia sanitaria».
In ultima analisi, Ermanno De Fazi, ha evidenziato che: «L’atto prescrittivo dei Medici di Medicina Generale, degli Specialisti ambulatoriali e ospedalieri, deve continuare ad essere ispirato al rispetto delle norme riguardanti l’appropriatezza in regime di esenzione per patologia o invalidità, la cui validità non è stata in alcun modo messa in discussione dal Decreto stesso».
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