Per il segretario regionale Ugl Sanità, Daniela Ballico, “è ormai lunga la lista di emergenze a cui occorre far fronte prima che il sistema collassi definitivamente”, dal “sovraffollamento nei Pronto soccorso” al “forte stato di crisi in numerose strutture private accreditate e nelle Residenze Sanitarie Assistenziali”, fino all’applicazione della legge sui turni di riposo “che ha lasciato le Asl del territorio in completa confusione”.
Domani, 16 febbraio l’Ugl Sanità, l’Ugl Pensionati e l’Unione Regionale Ugl Lazio manifesteranno, dalle ore 10 alle 14, davanti alla Regione “per dire basta al declino inesorabile della sanità pubblica e ai continui tagli delle prestazioni e dei posti letto che stanno privando i cittadini di adeguati livelli di cura e assistenza” e sollecitare il Presidente Zingaretti ad intervenire “in maniera decisiva sulle numerose problematiche della sanità, sia pubblica che privata accreditata”.
Per il segretario regionale Ugl Sanità del Lazio, Daniela Ballico, “è ormai lunga la lista di ‘emergenze’ a cui occorre far fronte prima che il sistema collassi definitivamente: dal sovraffollamento nei Pronto soccorso, dove il personale è costretto a turni di lavoro massacranti, al forte stato di crisi che si registra in numerose strutture private accreditate e nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, con continui casi di attivazione di procedure di licenziamento e ritardi nella corresponsione degli stipendi. Per non parlare poi della disomogenea applicazione della legge 161/2014 sugli orari di lavoro e di riposo, che ha lasciato le Asl del territorio in completa confusione, con strutture che si muovono in ordine sparso, alcune nel solco della normativa Ue, altre prevedendo la riorganizzazione dei turni, dei reparti, e addirittura accorpamenti degli stessi, senza alcun coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali. Tutto questo, a fronte dell’incremento della spesa e dei ticket”.
Si tratta di una situazione – aggiunge il segretario regionale dell’Ugl Pensionati, Francesco Martire, – che sta portando gravi conseguenze anche sulla quantità delle prestazioni e sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini. Basti pensare alle scandalose liste di attesa per le visite specialistiche e per i ricoveri che, nel caso di pazienti anziani, diventano ancora più inaccettabili oppure al giro di vite sulle prescrizioni di visite ed esami che, con l’entrata in vigore del cosiddetto ‘decreto appropriatezza’, nell’ottica della razionalizzazione e del contenimento della spesa, vengono lasciate totalmente a carico dell’assistito”.
Per il segretario regionale Ugl Lazio, Ornella Petillo, “i gravi problemi che investono la sanità della nostra Regione non si risolvono solo con una ‘questione di settore’, ma travolgono anche altri comparti lavorativi, altrettanto importanti e funzionali per il raggiungimento di adeguati livelli di assistenza. Per questo, l’Ugl Lazio si mobilita per dare voce ad un disagio diffuso e ormai insostenibile”.
Per Ballico “è ora che il Presidente Zingaretti, oltre ad inaugurare i Pronto Soccorso e i nuovi reparti, si preoccupi anche dell’effettivo funzionamento di tali strutture, perché le strumentazioni e le apparecchiature, per quanto ‘moderne e avveniristiche’, non funzionano certo da sole, senza cioè un numero adeguato di personale. In una realtà come quella della Sanità – conclude la sindacalista – dove il fattore umano conta per il 90 per cento, occorre far sì che non sia svilito il lavoro di chi quotidianamente garantisce la tutela della salute a milioni di cittadini”. (Fonte: Quotidiano Sanità)