SMI-LAZIO: SIGLATO L’ACCORDO RELATIVO AGLI “AMBULATORI MED” COMUNICATO STAMPA
(Roma, 29 marzo) – Nonostante alcune criticità, il Sindacato dei Medici Italiani del Lazio ha sottoscritto l’accordo per gli “ambulatori Med”, il progetto regionale che affida ai medici di medicina generale la gestione dei codici bianchi e verdi all’interno degli ospedali. «Abbiamo preso questa decisione, in quanto la controparte ha accettato di inserire, all’interno del progetto, sia una Centrale di Ascolto unica per la medicina generale, sia l’accesso volontario, regolamentato in base al vigente Accordo Collettivo Nazionale (Acn) e all’Accordo Integrativo Regionale (Air), cercando di privilegiare i colleghi con poche ore e/o scelte». Spiega Paolo Marotta, vice segretario Smi-Lazio, che aggiunge: «Un successo parziale visto che l’obiettivo dello Smi-Lazio è quello di migliorare l’assistenza territoriale attraverso la creazione di strutture sanitarie (ambulatorio distrettuale della medicina generale) che, ad oggi, sono surrogati da Società cooperative private che hanno altri interessi e sopravvivono grazie a soldi pubblici e dei soci, come ad esempio il poliambulatorio di piazza Istria, che costa alla Asl RmA € 140.000 l’anno, per l’apertura il sabato e la domenica dalle ore 8 alle 20. Questo tipo di organizzazione di sistema non ci piace, visto che i gruppi che gestiscono queste Società non sono affatto interessati ad una sanità equa e solidale pubblica, ma ad un sistema di interessi fondato sull’utile societario, magari anche sussidiato da soldi pubblici».Quindi, Paolo Marotta, conclude: «Questi sono i motivi per cui lo Smi-Lazio ha sottoscritto la sperimentazione relativa agli “ambulatori Med” con l’obiettivo di spostare, al più presto, all’interno del territorio le risorse utilizzate fino ad oggi».