Lazio. Ecco come cambierà la sanità. Zingaretti illustra il Piano operativo 2016/2018. Dalla cancellazione del ticket regionale sulla specialistica alla nuova governance pubblico/privato

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Sei macro azioni (cancellazione quota aggiuntiva regionale del ticket, personale, governance, prevenzione, tecnologia e reti sanitarie).“Un grande traguardo, perché è il riconoscimento del lavoro fatto in questi tre anni e, insieme, la base per completare il processo di ricostruzione che abbiamo avviato”

“Un atto fondamentale per i cittadini e per tutto il mondo della sanità del Lazio”, lo ha definito così stamattina nel corso della presentazione il presidente del Lazio Nicola Zingaretti. Stiamo parlando del programma operativo per la sanità della Regione Lazio per il triennio 2016/2018 che ha ricevuto la scorsa settimana l’approvazione del tavolo tecnico.

“Per noi – ha detto Zingaretti – è un grande traguardo, perché è il riconoscimento del lavoro fatto in questi tre anni e, insieme, la base per completare il processo di ricostruzione che abbiamo avviato. Quando siamo arrivati la sanità del Lazio era in uno stato di dissesto da tutti i punti di vista: sia da quello dei servizi che dei conti”.

La fase dei tagli e della distruzione è finita: ora – dice ancora il presidente della Regione – siamo in quella della ricostruzione. Il lavoro di questi tre anni ci mette nelle condizioni di completare la rivoluzione dei servizi avviata. Questo significa sblocco di risorse, autorizzazione a procedere con i decreti, prescrizioni e individuazione delle criticità da seguire e controllare”.

Il programma operativo 2016-2018 si basa su sei macro-azioni:

1. La cancellazione della quota regionale aggiuntiva al ticket nazionale, secondo un grande principio di giustizia sociale. “Non potevamo più tollerare che su un cittadino dovesse gravare il peso di oltre 60 euro per una prestazione sanitaria normale, come una risonanza magnetica”, ha detto Zingaretti. In particolare: via quindi dal 1° gennaio 2017 l’extraticket regionale da 15 euro sulla risonanza magnetica e sulla tac; via i 5 euro sulla fisiokinesiterapia; via i 4 euro sulle visite specialistiche ambulatoriali e apa (accorpamenti prestazioni ambulatoriali).
 
2. Una nuova stagione di certezze per il personale. Uno dei drammi della sanità del Lazio è stato il progressivo prosciugamento della forza-lavoro. “Siamo partiti da una situazione in cui ogni 10 lavoratori fuoriusciti dalla sanità se ne poteva assumere solo uno. Dal 2014 – spiega Zingaretti – abbiamo cominciato a cambiare il rapporto tra cessazioni e assunzioni”. In tutta la Regione, dall’anno in corso fino al 2018, verranno infatti assunte oltre 3.502 unità di personale, di cui 600 assunzioni già autorizzate nel 2016. Saranno 1.762 le nuove assunzioni e 1.740 le assunzioni di precari. Entreranno in servizio circa 1.200 operatori tra medici, infermieri e tecnici. A novembre, tra l’altro, sono state firmate 76 autorizzazioni alle assunzioni (più del totale delle autorizzazioni per il 2013). Si arriva quindi a quota 668 per l’anno in corso. Entro la fine del 2016 l’impegno è di superare quota 700. Infine la scelta di prorogare al 31 dicembre 2017 i contratti a tempo determinato stipulati nel 2015 per garantire il corretto svolgimento degli eventi connessi al giubileo straordinario della misericordia appena concluso.
 
3. Il completamento di una nuova governance della sanità, secondo principi di maggiore efficienza e di eliminazione di sprechi e sovrapposizioni. “Un altro importantissimo obiettivo a cui abbiamo lavorato in questi anni – spiega ancora Zingaretti – è quello di fare chiarezza nel rapporto tra la Regione e il settore della sanità privata”. Il programma operativo 2016-2018 prevede la conclusione di questo iter complesso “ma necessario”, secondo la regione, per garantire legalità e servizi di qualità nel settore privato. Inoltre, per dare certezza al sistema, ci sarà la programmazione con budget biennali, ai quali va associata anche la stretta della regione sui tempi di pagamento da garantire entro i 90 giorni.
 
4. Un forte investimento sulla prevenzione, come elemento decisivo per garantire il benessere dei cittadini, ma anche per contenere i costi della sanità. “Grazie a un’azione decisa della Regione Lazio di promozione e comunicazione alla popolazione target – sottolinea Zingaretti – sono in netto aumento le adesioni dei cittadini ai programmi di screening per i tumori alla mammella, alla cervice uterina e al colon retto”. In un anno (dal 2014 al 2015) sono aumentate di 35.000 unità le adesioni allo screening per la mammella, di 6.000 per la cervice uterina, di 50.000 per il colon retto. Ora l’obiettivo che la regione conta di raggiungere nei prossimi tre anni, è di arrivare a una copertura totale della popolazione target.
 
5. Un forte investimento anche sulla tecnologia, per rendere più forte e competitivo il sistema sanitario del Lazio e, soprattutto, per innalzare ancora il livello delle cure. “È un percorso che abbiamo già iniziato e ora abbiamo le risorse per proseguire”, assicura Zingaretti. “Come sapete – spiega – una delle grandi novità della sanità del Lazio, è l’avvio del piano da 264 milioni di euro di risorse ex articolo 20 ferme praticamente dall’inizio del piano di rientro, cioè da 9 anni”. E delle risorse ex art. 20, 48 milioni di euro sono destinate all’ammodernamento tecnologico: acquisto di nuovi macchinari per le analisi, ma anche aumento dell’offerta negli hub e dei sistemi di monitoraggio.
 
6. Il completamento della costruzione di tutte le reti sanitarie. Sul fronte della riorganizzazione e del rafforzamento delle reti, due novità previste dal programma operativo da realizzare entro dicembre 2017: attivazione di 4 nuove unità di trattamento neurovascolare per la rete ictus; un servizio h24 per la parto-analgesia negli hub ospedalieri della rete perinatale.
 
Il bilancio dei primi tre anni di governo regionale

Ripartenza degli investimenti sulla rete della sanità, su cui in questi tre anni sono stati investiti 189 milioni di euro.Rrisorse utilizzate per intervenire sulle strutture esistenti.
Apertura di nuovi punti di riferimento che prima non c’erano: sono 27 gli ambulatori di continuità assistenziale aperti nei weekend e nei giorni festivi a Roma e nelle province. “Una delle grandi innovazioni di questi anni – sottolinea Zingaretti – che ha visto la partecipazione già di 100.000 cittadini; 12 case della salute aperte, abbiamo fatto ripartire gli investimenti in tecnologiaabbiamo investito nelle Rems”.
Rilancio e valorizzazione degli ospedali del Lazio, la novità più importante che interesserà il triennio 2016-2018 è l’avvio del piano da 264 milioni di euro per riqualificare le strutture sanitarie del Lazio. Tra queste: l’apertura del più grande cantiere del centro-sud, con l’avvio dei lavori al Policlinico Umberto I, da 191 milioni; il completamento del nuovo ospedale dei Castelli da 120 milioni; l’ampliamento dell’ospedale Grassi di Ostia. (Fonte: Quotidiano Sanità)