Lettera di un utente solidale col proprio Medico di Famiglia

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Pubblichiamo la lettera che un utente, disperato per le incombenze che assillano il proprio medico, ha inviato (finora inascoltato) ad alcune Associazioni per la Difesa del Cittadino.
L’ occhio disincantato eppure amichevole e solidale di chi vorrebbe un medico che si occupi di lui, e non della burocrazia che, pur passata dalla carta al computer, non ha perso nulla della sua invasivita’

Gentili Signore e Gentili Signore,

dopo aver trascorso due ore (per colpa mia perchè non avevo preso app.to) nello studio del mio medico di base (mio medico da 25 anni) sento il bisogno di segnalare quanto segue.

Ho assistito a ripetute discussioni tra segretaria e assistiti, e talora tra medico, chiamato ad intervenire, ed assistiti , per lo più vertenti, di volta in volta, sugli stessi argomenti : cosa poteva essere prescritto o meno a carico del SSN, cosa poteva essere prescritto o meno sotto una certa tipologia di esenzione ticket, o quando i farmaci richiesti per poter essere prescritti all’assistito, bisognava che questi possedesse certi requisiti previsti da una certa nota n° X limitativa, oppure quando certi farmaci dovevano essere sostituiti con altri simili per disposizione di certi decreti regionali , oppure se l’assistito risultava o meno esente per reddito nella lista che solo il medico  poteva visionare sul sito internet della regione,  e, se assente, perchè all’Agenzia delle Entrate si erano dimenticati di lui, convincerlo che doveva andare alla ASL per l’autocertificazione prima di poter fruire delle prescrizioni, il tutto condito da numerose telefonate cui il mio medico era costretto a rispondere perchè rappresentate  come “urgenti” alla povera encomiabile segretaria che cercava di fare da filtro.

Dimenticavo di riferire  il dramma ambientale scatenato da due assistiti che avevano bisogno del certificato telematico di malattia per giustificare l’assenza dal lavoro….. che ha richiesto al medico 10-15 minuti di impegno (cadauno) per compilarli sul sito dell’INPS……. “ma quanto ci mette per fare un certificato?” commento corale dei pazienti in attesa ……. “non è colpa sua” commento della segretaria ” si vede che oggi “Brunetta” è lento a rispondere” ( mi sono ricordato che l’informatica imposta per legge è dovuta a Brunetta…… e mi sono chiesto a che e  a chi serve se funziona così;  mi sono anche ricordato che le rare volte in cui avevo avuto bisogno di un certificato di malattia, anni prima, il medico per 5-10 minuti mi visitava, mi spiegava e scriveva  terapia ed accertamenti,  ed alla fine in 30 secondi faceva comparire il certificato nella stampante ).

Finalmente è stato il mio turno e mi sono accorto di una cosa importante: in passato il mio medico mi guardava in viso ora invece “doveva” tenere sempre lo sguardo sul monitor del PC, anche nel mio caso, perchè il mio problema ha richiesto:
 la registrazione di una esenzione per patologia, della relativa certificazione dello specialista pubblico che l’aveva rilasciata, ricerca sul computer delle prestazioni e dei farmaci concedibili in esenzione, verifica delle “note”dei farmaci e di un certo decreto di appropriatezza sulle statine ( che non ho capito) che mi riguardavano, e finalmente stampa di quanto avevo bisogno. Per fortuna non avevo bisogno di nessuna visita e  di nessun certificato telematico altrimenti sarei stato probabilmente  linciato dagli altri paz. all’uscita.
E comunque, mentre ero dentro, è entrata la segretaria un paio di volte depositando sulla scrivania un pacchetto di ricette e dei fogli bianchi:
” dottore, oltre alle ricette da controllare,qui ci sono i moduli per fare la TAC col contrasto, per andare al soggiorno anziani, per andare al campeggio estivo, un anamnestico per la patente, un anamnestico per porto d’armi, per il rinnovo contrassegno di invalidità … ho già scritto i nomi sui moduli, devono essere compilati”.

Ho confidenza col mio medico e gli ho chiesto se era sempre così…..” anche molto peggio” è stata la risposta.
Ma perchè non vi ribellate voi medici ? Se siete costretti a fare cose che non dovrebbero competervi non potete più fare i medici e curare la gente….
“Ciascun medico è solo e si trova nel collo dell’imbuto”….. ” e se non lo facciamo veniamo sanzionati fino alla perdita del lavoro”      fu la risposta.
Ma, faccio io, e i vostri sindacati non si ribellano?
“Nessun sindacato può ribellarsi contro le leggi , e nel nostro caso tutto questo è reso obbligatorio da leggi nazionali e decreti regionali, cui si aggiungono pure i dictat burocratici di asl e distretti” …. ” secondo me tutto è frutto di un geniale disegno distruttivo: annullare  il medico di base ( è l’unica cosa rimasta gratis nel nostro paese) e piano piano spostare tutto al privato”.
Mi ha detto ( ha speso 2-3 minuti per parlare con me, si vedeva che non ne poteva più: se a me due ore erano bastate figuriamoci a lui):
Siamo tutti,medici e pazienti, accidenti indispensabili per far vivere altri interessi ( del burocrate che deve giustificare la sua esistenza, dell’informatica imposta per legge, dei sindacati, delle associazioni di tutela e di legali che sembrano esistere solo per perseguire presunti errori (causati soprattutto dai paradossi della burocrazia etc etc)( la lista era lunga ma non me la ricordo tutta)…. mi ha colpito una frase:
” medici svuotati ex lege delle loro funzioni primarie e pazienti ridotti a “contenitori di malattia”.
inoltre mi ha detto anche:
“Nessuno sembra avere interesse a rendersi  conto che la BUROCRAZIA così spinta ed imposta per legge equivale ad una MALATTIA SOCIALE, ed un attentato ai diritti del malato, ma  nessuno ha interesse a leggere la carta dei diritti ed evidenziare come questa situazione ne violi di fatto molti. Ma io sono solo come tutti i miei colleghi, e non ho strumenti per correggere situazioni create con violenza dall’alto e nell’arco di anni… devo reggere ancora un pò fino alla pensione….. mi dispiace solo per i giovani siano essi medici o assistiti”.

Dopo aver percepito la situazione così come sopra esposta ( e comunque verificabile) che danneggia tutti gli italiani,  mi sono chiesto e chiedo anche a Voi:
Qualcuno può tentare di tutelarci e tentare di fare qualcosa almeno per contrastare
se non   sconfiggere questa PIAGA  sociale e restituirci il medico di base ?

 O  devo  ragione il mio medico: siamo tutti  solo “utili” contenitori di malattia,
ed è più comodo ed utile  prendersela coi medici di base che affrontare le radici del problema?
Io mi rendo qui disponibile a collaborare ad eventuali iniziative in tale direzione ed a diffonderle,
anche presso il mio medico, che, sono certo, le accoglierà con entusiasmo, soprattutto se  senza rivendicazione di ruoli.

Inoltro la presente a tutti i miei amici e conoscenti, anche loro assistiti dai rispettivi medici di base, chiedendo loro di verificare
la situazione personale e familiare, e se lo riterranno opportuno associarsi e confermare il contenuto di questa mia COME UTENTI
DELLA MEDICINA DI BASE e cittadini Italiani.
Grazie per l’attenzione, cordiali saluti
 
(lettera trasmessaci dal collega Roberto Berti)