Nel 2016 sono stati segnalati in tutta le Regione 19 casi di meningite meningococcica (pari a 3,2 per milione di abitanti), rispetto ai 25 casi nel 2015. “Manteniamo alto il livello di attenzione” ma “non c’è necessità di interventi straordinari diversi dai protocolli vaccinali già previsti”, spiega la Regione.
“Nel 2016 sono stati segnalati in tutta le Regione 19 casi di meningite meningococcica (pari a 3,2 casi per milione di abitanti), rispetto ai 25 casi nel 2015. L’incidenza di questo tipo di meningite è sostanzialmente sovrapponibile a quello dell’intero Paese (dati Istituto Superiore di Sanità). Non esistono al momento motivi di allarme, né necessità di interventi straordinari diversi dai protocolli vaccinali previsti nella Regione Lazio”. E’ quanto afferma in una nota la Regione Lazio riportando i dati presentati dal gruppo di monitoraggio delle meningiti appositamente costituito nella seconda metà di dicembre 2016 e riunito ieri pomeriggio per prendere atto dei dati prodotti dal Servizio regionale di epidemiologia, sorveglianza e controllo per le malattie infettive (Seresmi) ed aggiornati alle ore 14 del 2 gennaio.
“Le Aziende Sanitarie Locali – informa inoltre la Regione – hanno già provveduto agli interventi necessari in tutti i casi che si sono finora verificati. Si precisa, inoltre, che non tutte le forme di meningite necessitano di interventi profilattici, che si applicano solo ai casi dai microrganismi per i quali è possibile la trasmissione da persona a persona, e sempre solo a seguito di contatti ravvicinati (sotto il metro di distanza) e prolungati nel tempo”.
La Regione “continuerà” comunque a “mantiene il livello di attenzione attivato attraverso il Servizio Regionale di Sorveglianza delle Malattie Infettive”. (Fonte: Quotidiano Sanità)