L’Osservatorio Giovani Professionisti Medici e Odontoiatri della FNOMCeO riprende nuovamente l’opportunità di rendere abilitanti le lauree in Medicina e Chirurgia ed in Odontoiatria, sollecitando il legislatore a fornire risposte alle istanze avanzate – in termini ufficiali – dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri stessa oltre che dal Consiglio Universitario Nazionale, supportata – peraltro – dalle principali associazioni studentesche.
Si ricorda che sulla proposta è stata da tempo registrata unanime convergenza, rilevata anche in occasione del tavolo tecnico avviato nello scorso mese di maggio, alla presenza del rappresentante del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
Dal momento che lo scopo del tavolo tecnico era quello di “velocizzare” i tempi di approvazione del provvedimento, l’Osservatorio Giovani Professionisti Medici e Odontoiatri della FNOMCeO, interpretando le esigenze dei laureati in medicina ed in odontoiatria, preme affinché si arrivi in tempi ragionevolmente brevi a ridurre l’intervallo esistente tra la laurea e l’accesso al mondo del lavoro. Un periodo di attesa ritenuto eccessivamente lungo e dispendioso di energie professionali.
La proposta, portata avanti e fortemente sostenuta da tempo dalla FNOMCeO,consiste – di fatto – nell’inglobare il tirocinio professionalizzante durante il secondo semestre del 6° anno del Corso di laurea. I giovani medici e odontoiatri ottimizzerebbero, così, i mesi di formazione, migliorando il percorso in termini sia di efficienza che di efficacia.
Si potrebbe anche considerare l’ipotesi di far svolgere l’esame pratico di mattina, discutendo poi la tesi di laurea nel pomeriggio del medesimo giorno. Le modifiche richieste, peraltro, come ribadito e condiviso dai più, sarebbero facilmente realizzabili già nell’attuale ordinamento, ricorrendo ad un semplice Decreto Ministeriale.
Per la prova abilitante la FNOMCeO ha, da ultimo, già proposto “l’adozione di strumenti di valutazione aggiuntivi e determinanti (progress test per la prova scritta e presentazione e discussione di casi clinici seguiti durante il tirocinio)”. Il tutto accompagnato da “una modifica della Commissione d’esame”, con un organismo terzo di valutazione, in cui – ai quattro professionisti designati dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri ed ai quattro nominati dalle Scuole di Medicina, si affianchino un membro indicato dal Ministero della Salute e due scelti dall’assessorato alla Salute tra i professionisti esperti presenti sul territorio di competenza della singola Università.
Il Presidente della Commissione per gli Esami di Stato entrerebbe, in questo contesto, a far parte della Commissione della seduta di laurea. L’auspicio è che le proposte avanzate vengano tradotte in una norma da attuare nel più breve possibile. (Fonte: Dire)