Una delegazione del Sindacato dei Medici Italiani, composta dal segretario generale Pina Onotri, dal vice segretario regionale del Piemonte, Gianmassimo Gioria e dell’avvocato Antonio Puliatti, è stata ascoltata dall’Agcm sulla polizza di malattia per i primi 30 giorni.
Nel corso dell’incontro si è ribadito all’AGCM la necessità che si ristabilisca la normalità nelle vicende che hanno interessato questa copertura assicurativa fondamentale per i medici, confermando la nostra richiesta di internalizzazione del servizio ma con criteri di assegnazione trasparenti, pubblici e di qualità.
All’AGCM si è sottolineato come il nostro Ente previdenziale abbia fatto due errori, il primo disdire impropriamente una polizza che era stata contratta dai sindacati e non dall’Enpam, come più volte denunciato dallo Smi. Il secondo: fondare Enpam Sicura per sostituirsi alle assicurazioni, lanciandosi così in una sciagurata avventura, già chiusa con polemiche e perdite milionarie.
Ora la situazione è confusa. Da una lato Generali, la compagnia che assicurava la categoria, rifiuta di dare i dati in merito ai premi incassati e ai sinistri liquidati, dall’altro ENPAM decide di coinvolgere le vittime di questa operazione, i sindacato medici stessi, chiedendo aiuto per ottenerli per bandire una nuova gara che chiuda questa fase di incertezza
Alcuni dati: sono venti milioni di euro l’anno le trattenute fatte dalle ASL per l’ENPAM che a sua volta riversa a Generali, purtroppo però qualcosa non funziona, infatti non si sa effettivamente se poi i medici vengano risarciti, considerato che solo l’ufficio legale Smi ha avviato decine di diffide contro questa compagnia.
Purtroppo fino a ora nessuna autocritica dei vertici dell’Ente, né volontà di aprire un confronto pubblico, trasparente, sulle cause di questa situazione. Per non parlare di nessuna offerta di dimissioni. Ma ci si può fidare di chi ha dato vita a una operazione come ENPAM sicura che è costata 4 milioni di euro di fondi previdenziali e di soldi dei medici ? Chi li ripaga?
Come è noto tutto ciò avviene anche grazie al quasi silenzio degli altri sindacati. Probabilmente perché per molti la scalata ai vertici dell’Enpam è garanzia di carriere e di significativi compensi. Basta vedere da chi è composto il Cda dell’ente e quale ruolo rivestono negli organigrammi delle rispettive organizzazioni sindacali. Non si può svolgere il ruolo di controllori e controllati. Serve una grande riforma dell’ente, a partire dalle regole elettorali e da una seria disciplina delle incompatibilità: è una questione politica di prima importanza ed etica. (Fonte: Sindacato Medici Italiani)