I precari della sanità restano tali. Ancora irrisolti i problemi del Dc 403 sul superamento del precariato nella sanità laziale, firmato dal presidente Zingaretti lo scorso dicembre. A comunicarlo le tre sigle sindacali della Cgil, Cisl e Uil, in una nota congiunta a firma di Patrizia Di Berto, Roberto Chierchia e Sandro Bernardin. “Era fissato per il pomeriggio di ieri l’incontro in cabina di regia per affrontare congiuntamente con la direzione regionale Salute le questioni che impediscono ancora oggi di portare a termine il percorso di stabilizzazione del personale sanitario della Regione – proseguono nella nota i sindacati – Si sarebbero dovuti affrontare e risolvere i numerosi quesiti e dubbi di interpeetazione sorti nelle aziende sanitarie, ma purtroppo l’incontro si è risolto con un nulla di fatto a causa della mancanza della direzione regionale al tavolo.
Riteniamo gravissimo rallentare in tale maniera il processo di stabilizzazione. Allo stato dei fatti si potrebbe verificare la mancata stabilizzazione di centinaia di lavoratori precari che da più di un decennio operano per l’interesse dei cittadini per il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. Non possiamo accettare che restino nel limbo le migliaia di professionisti che lavorano da oltre dieci anni nel SSr, significa affossare ancora di più il nostro sistema sanitario regionale, se ancora ce ne fosse bisogno”.
Mario Malerba, segretario generale Cisl Fp di Viterbo, così commenta la situazione: “Se il buongiorno si vede dal mattino allora siamo messi male perchè le nostre preoccupazioni su centinaia di lavoratori che non riescono ad essere stabilizzati esistono. Fare la quadratura del cerchio è difficile – prosegue Malerba – ma la dobbiamo perseguire a tutti i costi”.
Soltanto nella Asl di Viterbo solo oltre 200 i lavoratori precari. 30 mila sono quelli nazionali. 57 mila sono quelli delle aziende locali e regionali. Questi alcuni dei dati forniti dal sindacalista della Cisl che conclude dicendo: “Sono estremamente preoccupato per questa situazione, anche perchè ci sono casi abbastanza confusi che potrebbero generare anche ricorsi”. (Fonte: Online News)