ENPAM:DIMISSIONI DI PARODI

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Eolo Parodi non è più, definitivamente, il presidente dell’ENPAM
 
Notizia d’Agenzia
29 Giugno 2012 – 16:53
(ASCA) – Roma, 29 giu – Eolo Parodi non e’ piu’ Presidente dell’Enpam la cassa previdenziale di medici odontoiatri. Con una lettera indirizzata al Presidente ad interim Alberto Oliveti, Parodi ha comunicato le sua rinuncia definitiva alla carica.
 ”Sono sicuro – scrive – di aver dedicato tutto me stesso al bene dei medici e degli odontoiatri italiani e, pertanto, al fine di evitare ogni spiacevole equivoco e fraintendimento, ho maturato, nell’interesse generale della Fondazione, l’irrevocabile decisione di dimettermi dalla carica di Presidente, che Ti comunico formalmente”.
 
La decisione e’ stata accolta oggi dal Consiglio di amministrazione. Il Cda, nel recepire le dimissioni come previsto dallo statuto, ha tributato un applauso a Eolo Parodi manifestandogli tutto il riconoscimento per la dedizione con la quale ha ricoperto la carica di Presidente.
 
Domani, 30 giugno, verra’ reso partecipe di quanto avvenuto anche il Consiglio nazionale della Fondazione, che e’ formato dai Presidenti dei 106 Ordini provinciali. La riunione del ”parlamentino” dell’Enpam era gia’ stata convocata per votare il bilancio consuntivo 2011.
 
”Tengo a precisare – scrive Parodi – che l’Ente, come risulta dal bilancio consuntivo del 2011, presenta uno stato complessivo di benessere e di garanzia per il futuro, anche in questo momento in cui l’Italia affronta un cosi’ difficile periodo”.
 
La Fondazione Enpam chiude infatti il 2011 con un patrimonio di 12,5 miliardi di euro, che si e’ piu’ che quadruplicato dal 1993, da quando cioe’ Parodi entro’ in Enpam, prima come vice commissario e poi come Presidente. Era infatti l’anno del commissariamento e Parodi fu chiamato a rimettere in sesto un Ente che aveva all’epoca un disavanzo economico di 200 miliardi di lire.
 
”Sono certo che le questioni giudiziarie, nelle quali sono incolpevolmente coinvolto – prosegue – avranno una soluzione a me favorevole e daranno pienamente atto della correttezza e trasparenza del mio operato; del resto mi sono dedicato con tutte le mie forze, che purtroppo vanno affievolendosi, al bene dell’Ente”.
 
”La mia decisione di rassegnare le dimissioni – conclude – e’ maturata anche in base alla considerazione che le indagini della Magistratura potrebbero avere un corso non particolarmente breve e, dunque, tale situazione di incertezza potrebbe dare luogo a strumentalizzazioni che, sempre per il bene dell’Ente, non intendo in alcun modo raccogliere”.