Sull’ apertura degli studi medici per 24 ore al giorno: commento e materiale del visesegretario regionale Paolo Marotta
Dopo la pubblicazione su un quotidiano della notizia, elettoralistica poiché futuribile nell’applicazione, e già pubblicata nel Marzo u.s. da un altro quotidiano in merito all’apertura di 800 studi medici per 24 ore al giorno nella giornata odierna si è svolta l’ennesima riunione in regione Lazio per rendere possibile e realizzabile nel futuro al possibilità di aprire gli studi medici per 24 ore.
Lo SMI che non ha mai sposato completamente l’idea proposta da altri delle Unità di Cure Primarie, ma è sempre stato convinto che la medicina di gruppo fosse e sia la soluzione al problema, questa volta ha voluto favorire questa soluzione regionale delle UCP per i motivi che presso la sede di via merlana sono stati più volte sottolineati, in pratica per rendere meno ORRIBILE il nuovo ACN per la medicina generale.
Detto ciò è stato siglato il documento che, fermo srestando le disponibilità economiche di cassa della regione Lazio, dovrebbe scongiurare il caos durante la pandemia dell’influenza A H1N1.
Purtroppo anche oggi non si è riusciti a chiudere un documento poiché il tavolo tecnico, magistralemte gestito dal dott. Valentino Mantini, e dalle dott.sse Frangetta e Biagi, NON aveva gli strumenti politici per portare a termine il lavoro. Quindi il materiale (disponibile sul sito dello SMI) frutto del lavoro di tutte le parti dovrà passare al vaglio del sub commissario che, qualora ci fossero problemi di “cassa”, dovrà nuovamente riconvocare le OOSS. Inoltre non si è riuscito a discutere sul modello (necessariamente uniforme) della domanda per l’apertura delle UCP per lo stesso motivo di cui sopra.
In pratica tutto il lavoro fatto ad oggi potrebbe andare in fumo, insieme alle roboanti dichiarazioni dell’On Montino (già fatte dall’On Marrazzo nel Marza u.s.), qualora la politica non avesse le risorse di cassa necessarie per finanziare tutta questa operazione.