La Direzione Nazionale del Sindacato dei Medici Italiani, riunita a Tivoli, ha approvato una mozione sul caso. Per il segretario generale, Pina Onotri: “L’obiettivo è il rispetto della legge, che tutela un diritto delle donne e quello all’obiezione di coscienza, presupposti che rispetta il bando per l’assunzione di medici al San Camillo”.
La Direzione Nazionale del Sindacato dei Medici Italiani, riunita a Tivoli (Roma), ha approvato una mozione sul bando della Regione Lazio per l’assunzione di ginecologi al “San Camillo” di Roma.
Pina Onotri, segretario generale Smi, nel corso del suo intervento conclusivo ha spiegato le ragioni di questa scelta: “No a battaglie ideologiche, non agli scontri sull’etica, deve prevalere il buonsenso. L’obiettivo è il rispetto della legge, che tutela un diritto delle donne e quello all’obiezione di coscienza, presupposti che rispetta il bando per l’assunzione di medici al San Camillo, a Roma”.
La mozione
“Lo Smi ha esaminato il caso e ritiene corretta e non discriminatoria la decisione del direzione generale dell’azienda San Camillo che ha annunciato l’assunzione di due medici ginecologi non obiettori solo al fine di garantire il diritto alla IVG, allo stato non possibile per l’obiezione di coscienza degli altri medici in ruolo. Il Sindacato dei Medici Italiani ritiene che così come vanno garantiti i diritti sindacali dei medici che legittimamente scelgono l’obiezione di coscienza allo stesso modo vadano garantiti i diritti delle cittadine sanciti da una legge dello Stato”. (Fonte: Quotidiano Sanità)