L’Omceo di Roma per ricordare Roberto Lala, il suo presidente prematuramente scomparso a settembre, ha deciso di dedicargli un’aula all’interno della propria sede. Tutti di lui hanno sottolineato l’umanità e l’amore per il proprio lavoro. “Di Roberto – ha detto Magi, segretario generale Sumai Assoprof, parlando dell’amico e collega scomparso – ricorderò sempre la sua grande capacità di mediazione”.
Un ricordo a Roberto Lala, per non dimenticare le sue grandi capacità umane e lavorative. Questa mattina l’Ordine dei Medici di Roma ha voluto onorare il suo presidente, prematuramente scomparso a settembre, intitolandogli un’aula all’interno della sua sede.
“Più che un collega per me Roberto era un amico che ho frequentato per più di trent’anni – ha detto Antonio Magi, segretario generale del SUMAI Assoprof – Con lui ho iniziato questo percorso professionale. Ricordarlo per me è un fatto molto sentito. L’uomo era eccezionale sotto l’aspetto umano, Lui diceva che c’è sempre la possibilità di arrivare ad un accordo con la mediazione. E questa era un po’ la sua missione che faceva con grande dispendio di energie. Perché mettere d’accordo persone diverse che la pensano in maniera diversa è uno sforzo fisico importante. Lui nel suo lavoro ci metteva l’anima”.
Maestro di cerimonie il successore di Lala, l’attuale presidente Omceo di Roma, Giuseppe Lavra che ha spiegato come “l’idea di dedicare un’aula della sede dell’Ordine capitolino a Roberto Lala nasce spontanea. Perché Roberto ha il merito di aver cominciato una nuova era di questa nostra rappresentanza della professione. Lala, prima di altri, aveva capito che la nostra professione è in crisi, sotto attacco e compito dell’Ordine dei medici è di tutelare la professione. Quando Roberto ha avuto modo di interloquire sia in ambito nazionale che locale ha sempre avuto presente questo obiettivo: la difesa della professione. Roberto ha sempre e solo lavorato nell’interesse della professione e della categoria”.
Grandi capacità lavorative e umane riconosciute anche da Rosa Maria Scalise, consigliera ordine di Roma che ha aggiunto “vorrei ricordare Roberto con tre parole: era un grande leader, un grande professionista e si muoveva con grande affetto nei confronti di chi gli era vicino. In più Roberto ha sempre avuto grande rispetto e stima nei confronti delle donne”.
Nel corso degli interventi che si sono susseguiti dal palco è emerso con chiarezza che Roberto Lala guardava e preservava i valori, primo fra tutti quello della vita e Monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo, medico e grande amico di Roberto Lala con le sue parole ha ricordato ai presenti proprio questo, affermando di condividere “le preoccupazioni di Roberto per la professione. Se la società contemporanea sta andando vero la morte, possiamo dire che i sanitari, tutti noi mi permetto di unirvi a voi in questo momento, potremmo essere un po’ responsabili di questo. Il momento è delicato, molti non si accorgono che la società contemporanea sta sperimentando ciò che diceva il filosofo Heidegger: l’uomo sta camminando verso la morte. E basta leggere le cronache per capire che questo cammino verso la morte è sempre più accelerato”. (Fonte: Quotidiano Sanità)