“Chiediamo alla direzione dell’Ares 118 se corrisponde al vero l’inserimento delle vetture di aziende del privato – convenzionato con il sistema di emergenza pubblico – nei turni ordinari di servizio. Un’ammissione in tal senso, sostenuta da recenti dichiarazioni avvenute nel corso di una assemblea sindacale, avrebbe un preciso significato: le cosiddette chiamate a ‘spot’ sarebbero soltanto una copertura per una strisicante privatizzazione dell’Ares 118”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che si interroga su altre presunte anomalie dell’azienda di emergenza. “Vorremmo sapere una volta per tutte – insiste Maritato – che fine ha fatto l’inchiesta, partita da un servizio televisivo, sull’utilizzo di operatori di cooperative private, costretti a lavorare in condizioni di insicurezza, con paghe irrisorie e nessuna tutela.
Non vorremmo che, dati i tempi biblici della giustizia italiana, si proceda comunque come al solito. Nel qual caso AssoTutela si vedrebbe costretta a intervenire, in difesa dei diritti dei lavoratori ma anche del diritto alla salute dei cittadini, che non possono rischiare di essere prelevati da una ambulanza con a bordo personale spinto dalla necessità, munito di buona volontà ma privo di formazione specifica”, chiosa il presidente. (Fonte: Agenzia Parlamentare)