Si allarga nel Lazio la tecnica del "farmaco di riferimento"?

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Abbiamo gia’ avuto esperienza, nel Lazio, della farraginosa regolamentazione studiata dalla Regione insieme ad un "grande" Sindacato per la prescrizione degli Inibitori di Pompa Protonica.
Ora sembra che la Regione, sempre in concorso con lo stesso Sindacato, stia preparando un provvedimento che ricalca nella sostanza quello gia’ citato, ma per numerose altre categorie farmacologiche.
Lo SMI e’ fermamente contrario, ed agira’ a tutti i livelli perche’ si interrompa questo rapporto vizioso e sottobanco Sindacato-Parte pubblica, perche’ il ruolo del Sindacato deve essere quello di difendere gli iscritti, e non quello di mercanteggiare in cambio di privilegi imprecisati.
La metodica attuale per gli IPP causera’ parecchie vittime in caso di verifica delle prescrizioni, in quanto gli errori (anche involontari) sono facilissimi. Immaginiamo cosa capitera’ quando regole simili verranno applicate agli antibiotici, agli antiipertensivi, agli antidilipidemici e cosi’ via.
Chi vivra’, vedra’ (e speriamo che se ne ricordi, a tempo debito); nel frattempo, come richiestoci da diversi colleghi non dotati di ferrea memoria, ripubblichiamo la tabella riassuntiva delle modalita’ prescrittive per gli IPP.
PROMEMORIA: modalita’ prescrittive degli Inibitori di Pompa Protonica nel Lazio
 
-   Tutti, tranne gli Invalidi di Guerra (G1 e G2)  le vittime del Terrorismo (V01) e i naviganti (SASN) pagano la differenza col Lansoprazolo. Per questi pazienti è invece sufficiente inserire la sigla dell’ esenzione.

-   Non pagano i seguenti soggetti:
-Intolleranti al Lansoprazolo (B)
-Allergici al L. (C)
-Non rispondenti alla terapia con L. (D)
-In terapia con Teofillina e Tacrolimus (E)
-In cura con altro IPP  fino al termine del ciclo (F)

-  La sigla va inserita nell’ ultima a destra delle caselle destinate alle esenzioni per patologia.

Non barrare la N perché annulla l’ esenzione.