Pensioni, il Sindacato dei Medici Italiani contro la proposta del Governo di innalzamento dell’età pensionabile per le donne
Pina Onotri, Segretario Generale Smi: “Uno scandalo, invece di tutelare le donne, tra i medici sono quasi il 60%, con serie politiche di welfare e conciliazione, si insiste con interventi punitivi”
Il Sindacato dei Medici Italiani-Smi contesta duramente la proposta del Governo: no all’innalzamento della età pensionabile per le donne. Come sottolinea il segretario generale dello Smi, Pina Onotri, questa ipotesi segna “un altro primato negativo anche rispetto al resto dell’Europa, dove la previsione di aumento dell’età pensionabile per le donne è molto più graduale”.
“Una decisione ingiustificata – aggiunge – è anche incomprensibile che riduce le tutele sulle donne, oltretutto con la sfacciata giustificazione di una equiparazione con gli uomini che, oltretutto, non ha riscontro nella realtà del mondo del lavoro. Ancora oggi esiste un gap negativo enorme sui salari, i compensi professionali, e la tutela dei diritti”
“Vogliamo ricordare – spiega onotri – che nella categoria medica le donne sono quasi il 60%. Una professione sempre più rosa che vive sulla propria pelle l’assenza di serie politiche di conciliazione e di welfare, dalla maternità all’accudimento familiare. È impensabile costringere queste stesse professioniste a stare a quella età in prima linea, in settori usuranti e nevralgici del SSN: il 118, una sala operatoria o in Pronto soccorso oppure in una guardia medica notturna. Infine, questa decisione ha serie ripercussioni anche sulla occupazione, per esempio, per i molti giovani che cercano lavoro e che avranno un ulteriore ostacolo da questo blocco. È una scelta grave e che vedrà la nostra ferma opposizione”. (Fonte: Sindacato Medici Italiani)