“Totale condivisione di quanto espresso e richiesto dalla nostra presidente nazionale, Roberta Chersevani, sia in merito alla vera e propria piaga dello sfruttamento dei giovani medici e alla necessita’ di avere dei tariffari minimi per la nostra professione, cioè un equo compenso, sia al ripensamento complessivo del sistema della formazione specialistica e dell’ingresso del mondo del lavoro. Non si può, come più volte è stato denunciato dal nostro Ordine, continuare a produrre laureati senza offrirgli poi la possibilità reale di accedere alla specializzazione, ostacolandoli con un imbuto procedurale e di fatto condannandoli a un parcheggio senza prospettive lavorative e professionali adeguate”. Così Giuseppe Lavra, presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO), il più numeroso in Italia con oltre 41 mila iscritti, commenta le dichiarazioni della presidente della FNOMCEO.
L’Ordine di Roma è più volte intervenuto sul grave problema dell’accesso al corso di formazione in Medicina Generale e sulla necessità di ampliare le borse di studio, adeguandole al numero programmato di laureati. Ed è anche tra i promotori del comitato ‘Noi Professionisti’ che a maggio scorso ha riunito nella Capitale in una vasta manifestazione gli appartenenti ai maggiori ordini professionali – medici, architetti, avvocati, ingegneri, giornalisti e altri – per chiedere una rivisitazione della normativa che regola i compensi ed evitare situazioni di sfruttamento e di dequalificazione professionale.
“Sulla necessita’ di ottenere tariffari minimi molto bene ha fatto la presidente Chersevani a richiamare quanto previsto dal nostro Codice Deontologico – sottolinea Lavra – dove all’articolo 54 si parla puntualmente di onorari, stabilendo che ‘Il medico, nel perseguire il decoro dell’esercizio professionale e il principio dell’intesa preventiva, commisura l’onorario alla difficoltà e alla complessità dell’opera professionale, alle competenze richieste e ai mezzi impiegati, tutelando la qualità e la sicurezza della prestazione’. Cosi’ come e’ pienamente condivisa la richiesta di mettere mano al percorso di specializzazione. Su questi due aspetti cruciali della nostra professione avere in campo la FNOMCEO è fondamentale e auspichiamo ora un’azione sinergica”, conclude il presidente dei camici bianchi capitolini.
L’Ordine di Roma ricorda poi che, dopo la mobilitazione organizzata insieme agli altri Ordini per l’equo compenso, il Comitato “Noi Professionisti” resta attivo e pronto ad altre iniziative. (Fonte: Agenzia Dire)