La degenza post operatoria per gli interventi di Colecistectomia laparoscopica nel 2013 era inferiori a tre giorni solo nel 58,25% dei casi, nel 2016 si è passati all’86,23%. L’intervento entro 90 minuti per l’infarto al miocardio acuto è passato dal 41,9% dei casi del 2013 al 47.14% del 2016. Il ricorso ai parti con taglio cesareo è passando dal 26.39 del 2013 al 24.9 del 2016. Solo per fare un esempio.
La Asl di Latina, secondo gli indicatori nazionali della griglia dei Lea (Livelli essenziali assistenza) migliora sensibilmente la qualità delle cure erogate ai propri cittadini.
Per esempio, illustra la Asl in una nota, la degenza post operatoria per gli interventi di Colecistectomia laparoscopica nel 2013 era inferiori a tre giorni solo nel 58,25% dei casi, nel 2016 si è passati all’86,23% con un miglioramento del 28%.
L’intervento tempestivo (entro 90 minuti) per l’infarto al miocardio acuto è passato dal 41,9% dei casi del 2013 al 47.14% del 2016 con un miglioramento di 6%.
Il ricorso ai parti con taglio cesareo è diminuito del 2% passando dal 26.39 del 2013 al 24.9 del 2016.
Gli interventi chirurgici entro due giorni dal ricovero per la frattura del collo del femore sono rimasti stabili al 49%.
Il tasso di ospedalizzazione dai 150 per 1000 residenti del 2013 ai 128 del 2016. La riduzione certifica un netto miglioramento dell’appropriatezza.
Lo screening mammografico dal 12,5% del 2014 è transitato al 48.6% del 2016 con un incremento del 36%. Quello della cervice uterina è cresciuto del 6% passando dal 30.4 del 2014 al 37.1 del 2016. Mentre è dell’8% l’incremento dello screening del colon retto che è passato dal 13,5 % del 2014, al 21 del 2016. (Fonte: Quotidiano Sanità)