Più personale, ulteriori investimenti per la struttura e progetti sperimentali per snellire le liste d’attesa. Zingaretti: “E’ la prova che il risanamento e l’uscita dal commissariamento non sono dati contabili ma il frutto di un sistema che si è rimesso in piedi e che ora ha la forza per investire nelle strutture, nella qualità delle cure, in servizi che prima non c’erano”.
A Civita Castellana, in provincia di Viterbo, una nuova tac e il nuovo pronto soccorso, che era atteso da moltissimi anni. Un investimento complessivo di circa 1,9mln che fa fare a questa struttura un salto di qualità nell’offerta di cure e di servizi.
Novità anche per il personale, con 4 infermieri destinati al pronto soccorso e per la Asl di Viterbo nel 2017 si passa dalle 13 assunzioni nel 2015 alle 58 nel 2017.
E non solo. La Regione annuncia anche l’avvio di un progetto sperimentale contro le liste d’attesa che sarà esteso a tutta la Asl di Viterbo: “Verranno attivate delle postazioni Cup direttamente in pronto soccorso che consentiranno agli utenti di prenotare visite e prestazioni che verranno estrapolate dalle liste d’attesa, con un notevole risparmio di tempo per i cittadini e per il sistema sanitario regionale”.
E le novità non finiscono qui: “Sono già pronti nuovi investimenti per questa struttura. 1milione e 151mila euro per la realizzazione della nuova morgue (obitorio), delle scale antincendio e per l’impianto di rilevazione fumi. Tempo di realizzazione un anno dalla partenza dei lavori”.
Si tratta, per il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, di “segnali di attenzione al territorio” e “la prova che il risanamento e l’uscita dal commissariamento non sono dati contabili ma il frutto di un sistema che si è rimesso in piedi e che ora ha la forza per investire nelle strutture, nella qualità delle cure, in servizi che prima non c’erano”.
“Sappiamo che c’è ancora molto da fare – si legge sul blog del presidente -, ma c’è un percorso molto chiaro che è stato avviato, e che ha già portato cambiamenti sostanziali nei servizi ai cittadini, non solo in sanità. Abbiamo le risorse per completare opere ferme da anni come l’ospedale. Il cantiere per il completamento della struttura era atteso da ben 45 anni: ora abbiamo 14 milioni di euro da investire. Risorse ferme da anni e riattivate proprio grazie agli sforzi di risanamento dei conti e all’innalzamento della qualità delle cure”. (Fonte: Quotidiano Sanità)