SANITA’, LO SMI COMINCIA UN CALENDARIO DI INCONTRI CON LE FORZE POLITICHE
SANITÀ, LO SMI COMINCIA UN CALENDARIO DI INCONTRI CON LE FORZE POLITICHE CONTRO IL PRECARIATO E PER LA STABILIZZAZIONE DEI MEDICI DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE NEI GIORNI SCORSI IL PRIMO INCONTRO CON
IL SENATORE VINCENZO D’ANNA
SANITA’, LO SMI COMINCIA UN CALENDARIO DI INCONTRI CON LE FORZE POLITICHE
SANITÀ, LO SMI COMINCIA UN CALENDARIO DI INCONTRI CON LE FORZE POLITICHE CONTRO IL PRECARIATO E PER LA STABILIZZAZIONE DEI MEDICI DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE NEI GIORNI SCORSI IL PRIMO INCONTRO CON
IL SENATORE VINCENZO D’ANNA
Una delegazione del Sindacato dei Medici Italiani, composta dalla responsabile Nazionale Continuità Assistenziale (ex guardia medica) Pina Onotri e da quella della regione Campania, Rosa D’Agostino, ha incontrato il senatore Vincenzo D’Anna e consegnato un documento con le richieste dello Smi che si possono riassumere in 2 punti fondamentali: la pubblicazione delle zone carenti di guardia medica a tutto il 2012 e la stabilizzazione dei precari in tutta Italia.
Alla fine del confronto le due dirigenti dello Smi, hanno espresso soddisfazione: «Un dialogo proficuo, il senatore ha garantito di seguire la questione e di aver preso in seria considerazione le proposte avanzate dallo Smi. Il suo primo intervento sarà una question time sull’argomento. Gli spunti di analisi dello Smi verranno portati all’attenzione dei componenti della Commissione Igiene e Sanità del Senato.
Lo Smi ha chiesto, tra l’altro, che si obblighino le Regioni inadempienti a pubblicare tutte le zone carenti prima del 2012 con le disposizioni vigenti negli anni di riferimento, nonché che le stesse individuino e pubblichino le aree disagiate. In particolare, che la Regione Campania sia obbligata all’applicazione delle sentenze del TAR con conseguente assunzione di 192 medici, a garanzia dei livelli essenziali di assistenza per i cittadini e a tutela dei livelli occupazionali dei medici precari, che da 20 anni sono ancora in attesa di prima occupazione. Non solo: lo stato italiano deve finalmente riconoscere ai medici che da anni lavorano come precari nei servizi di continuità assistenziale “la formazione complementare qualitativamente equivalente” a quella derivante dalla formazione specifica in medicina generale (secondo la direttiva CEE 2005/36), questo risolverebbe il cronico problema di carenze di guardie mediche in regioni come Sardegna, Veneto, Lombardia».
«Gli incontri – conclude Pina Onotri – continueranno nei prossimi mesi, intanto un primo appuntamento è la manifestazione del 9 maggio dei medici del settore, in Campania, per l’effettiva pubblicazione delle zone carenti, dopo la positiva sentenza del Tribunale contro la Regione su ricorso dello Smi. Invitiamo i colleghi a partecipare numerosi».