Smi-Lazio e Snami: “Ecco perchè non firmiamo l’AIR stralcio sui tamponi negli studi medici”

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Lo SNAMI Lazio e SMI Lazio, ribadiscono il proprio disappunto per la esclusione dalla stesura del Protocollo d’Intesa, sottoscritto solamente da 2 sigle sindacali, in difformità con quanto avvenuto in altre regioni e in violazione del diritto alla rappresentatività delle minoranze, costituzionalmente garantito.

Solo la richiesta congiunta di SMI e SNAMI di diffida per atteggiamento antisindacale ha evidentemente indotto l’ assessore ad una tardiva convocazione (in data 10.11.2020) nella quale siamo stati informati della firma del protocollo d’intesa sullo stralcio di ACN e ci è stato sottoposto il documento, firmato e concordato solo con FIMMG Lazio e Intesa sindacale. Non accettiamo tale comportamento che ha portato alla nostra esclusione e lo abbiamo denunciato nell’audizione di oggi nella Commissione Sanità del Consiglio Regionale del Lazio.

Nessuna delle proposte che le presenti organizzazioni sindacali avevano formulato già nei mesi trascorsi sono state recepite. E ribadiamo che se fossero state accolte per tempo, avrebbero sicuramente evitato le pesanti criticità attuali:

1) L’ Affollamento dei Drive-in (per le inadeguate risposte in tempi rapidi all’esecuzione dei Tamponi);

2) Il Raggiungimento di situazioni critiche con accessi impropri ai Pronto Soccorso da parte di pazienti a cui il proprio Medico non ha potuto dare risposte concrete per stabilirne la contagiosità o meno, nonostante il costante telemonitoraggio; 

3) La Necessità di una adeguata risposta da parte dei SISP sull’inizio e la fine della malattia mediante idonea certificazione per i lavoratori, di cui finora non avrebbe dovuto esserne estensore il MMG, stante la normativa nazionale e che, con la Delibera Lazio Z00065 e l’ AIR firmato solo da FIMMG e Intesa, si riversa ora integralmente sui MMG;

4) Difficoltà o Impossibilità ad operare in piena sicurezza per le visite domiciliari, perchè i MMG non vengono forniti di idonei DPI di classe III, come previsto dalle indicazioni dell’ISS.

SINTESI

Lo SNAMI e SMI non firmano il Protocollo d’Intesa per le motivazioni riportate sopra e chiedono alla Regione Lazio di:

1) Sospendere l’obbligatorietà per l’effettuazione dei tamponi negli Studi dei MMG, individuando idonei spazi messi a disposizione dalle ASL, per i Medici che li volessero effettuare;

2) Sospendere l’assegnazione di mansioni non proprie della Medicina Generale, a partire dalle certificazioni di riconoscimento della patologia infettiva da SARS CoV-2 e della conclusione del periodo di isolamento/quarantena, in quanto di stretta competenza dei SISP;

3) Implementare SISP e Dipartimenti di Prevenzione con personale di CA e Medicina dei servizi a completamento orario (4 ore settimanali previste da ACN o con le previste 14 ore in attività diurne e aumento a 38 ore per la Med. Serv), i Medici di Medicina Generale a basso numero di scelte, ed inoltre i Medici in Formazione per il Corso triennale in Medicina generale, come svolgimento di attività pratiche;

4) Fornire ai MMG tutti gli strumenti (DPI) necessari al rispetto delle norme sul Biocontenimento ed una idonea formazione per il corretto utilizzo dei Presidi, che devono essere in linea con le disposizioni dell’ISS;

5) Definire le modalità di gestione ed organizzazione dei Corsi di Formazione, sentite le Società Scientifiche della Medicina Generale;

6) Eliminare la preferenzialità nell’ accesso alle previste indennità di Collaboratore di studio e Personale infermieristico, stante che la Manifestazione di interesse (datata 8/10/2020) per i tamponi prevedeva SOLO la possibilità di effettuarli negli studi;

7) Prevedere misure alternative all’attuale massiva ed ormai arrivata a livelli intollerabili , disponibilità oraria telefonica ed ambulatoriale dei MMG, stante il tempo che dovrebbe essere dedicato alle attività di tamponamento rapido SARS COV 19 ed alla sua formazione e rendicontazione;

8) Rivedere le funzionalità di trasmissione dei dati di comunicazione a Lazio Advice, che deve essere consentita con l’utilizzo della Cooperazione Applicativa, cosa impossibile dalla attuale funzionalità del sistema.

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