Lo SMI ha inviato un telegramma con il formale invito a valutare alcuni aspetti critici della delibera regionale. I limiti alla prescrivibilita’, quando non sono motivati da elementi sanitari, possono essere molto rischiosi perche’ possono ledere il diritto costituzionale alla migliore tutela della salute.
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Spettale AIFA
Via della Sierra Nevada 60
00144 Roma
Alla cortese attenzione del CTS
Comitato Tecnico Scientifico
E p.c. Al Presidente Regione Lazio
Piero Marrazzo
Via Cristoforo Colombo 212
00145 Roma
All’Assessore alla Sanità
Augusto Battaglia
Via R. R. Garibaldi 7 – 00145 Roma
N. Telegramma 068/RE
Oggetto: Delibera 1057 del 28/12/2007 GR Lazio
Lo scrivente Sindacato Medici Italiani – S.M.I. – Segreteria Regionale Lazio, sottopone alla Vostra attenzione i seguenti quesiti in relazione alla delibera n. 1057 del 28 Dicembre 2007 approvata dalla Giunta Regionale Lazio, in merito al piano di rientro –politica del farmaco (dgr 06/03/2007 n. 149): – la Delibera in oggetto, dal titolo Appropriatezza prescrittiva ed incremento dell’utilizzo dei farmaci di cui è scaduta la copertura brevettale “prevede che tutti i MMG e PLS nonché i Medici Specialisti che prescrivono a carico del S.S.N., medicinali coperti da brevetto” appartenenti ad una serie di classi farmacologiche indicate in delibera (24) siano tenuti a giustificare la prescrizione con una serie di codici “ codici di valorizzazione” che ne indicano l’appropriatezza prescrittiva.
Tale modalità prescrittiva determina, pena la valutazione da parte delle C.A.P.D., la necessità di prescrivere unicamente farmaci a brevetto scaduto.
Veniamo pertanto a chiedere, se questa spettabile commissione non ritenga che il disposto di cui sopra possa costituire in primis una sovrapposizione di poteri regolatori tra organismi ed istituzioni differenti (AIFA – Giunte Regionali) nel decidere quale farmaco debba ritenersi appropriato all’interno delle varie categorie terapeutiche al cui interno appartengono molecole diverse tutte immesse al regime di rimborsabilità e pertanto dispensabili gratuitamente ai cittadini.
- La Delibera in oggetto di fatto, limita la prescrivibilità di farmaci e di molecole, diversi tra loro, ai soli farmaci a brevetto scaduto considerando solo questo quale parametro di appropriatezza prescrittiva.
Chiediamo pertanto di volerci cortesemente chiarire se l’assunto della Delibera non contrasti con i disposti normativi e/o regolatori in base ai quali l’A.I.F.A. ha deliberato il P.F.N., e se la delibera in oggetto può in qualsiasi modo indurre il Medico ad una limitazione della scelta prescrittiva tra molecole diverse appartenenti alla stessa categoria, che potrebbe determinare danno alla salute del paziente, e inoltre una discriminazione nella possibilità di cura dei cittadini tra Regione Lazio e le altre Regioni italiane, con evidente alterazione dei LEA nazionali.
Il Segretario Organizzativo
S.M.I. Lazio
D.ssa Cristina Patrizi