Video denigratorio contro i medici: “Basta con questi atti violenti e denigratori contro i medici di famiglia!” Dichiarazione di Cristina Patrizi, Segretaria Regionale Lazio Sindacato Medici Italiani (SMI) SMI LAZIO
Roma, 28 apr. “Mentre donne medico e medici, operatori sanitari vengono brutalmente assassinati in servizio, come l’ultimo drammatico caso della psichiatra uccisa a Pisa dimostra, si assiste, quotidianamente, anche, ad inaudite aggressioni verbali, che minano dal profondo la professione medica. Un autista soccorritore, ha postato un proprio video su TikTok offendendo con frasi denigratorie e violente tutta la categoria dei medici di famiglia” così così Cristina Patrizi, Segretaria Regionale Lazio dello SMI.
“Non assisteremo più inermi a volgari attacchi alla nostra professione. Per questo abbiamo incaricato il nostro ufficio legale per verificare gli estremi di un’azione legale affinché queste denigrazioni cessino una volta e per tutte”.
“Per queste ragioni promuoveremo uno sportello legale per tutti i medici, finalizzato alla tutela della onorabilità e della dignità professionale di tutti i colleghi nell’esercizio della propria professione, per difendere chi subisca offese, minacce verbali attraverso qualsiasi mezzo, con telefono, mail, wps e tramite social. La violenza verso medici e gli operatori sanitari ha proprio come matrice la denigrazione e le accuse infondate verso chi, invece, consente al nostro paese di avere la migliore sanità del mondo, in termini di esiti di salute”.
“Chiederemo, a partire del caso dell’autista soccorritore, che venga risarcito il danno materiale e morale di tali comportamenti, instituendo un fondo a tutela dei medici (convenzionati, specialisti o dirigenti) che si troveranno in tali condizioni. Vogliamo passare dalle parole ai fatti. Non tollereremo più questo clima di violenza e intimidazione verso i medici da parte di chicchessia” conclude.
“Non assisteremo più inermi a volgari attacchi alla nostra professione. Per questo abbiamo incaricato il nostro ufficio legale per verificare gli estremi di un’azione legale affinché queste denigrazioni cessino una volta e per tutte”.
“Per queste ragioni promuoveremo uno sportello legale per tutti i medici, finalizzato alla tutela della onorabilità e della dignità professionale di tutti i colleghi nell’esercizio della propria professione, per difendere chi subisca offese, minacce verbali attraverso qualsiasi mezzo, con telefono, mail, wps e tramite social. La violenza verso medici e gli operatori sanitari ha proprio come matrice la denigrazione e le accuse infondate verso chi, invece, consente al nostro paese di avere la migliore sanità del mondo, in termini di esiti di salute”.
“Chiederemo, a partire del caso dell’autista soccorritore, che venga risarcito il danno materiale e morale di tali comportamenti, instituendo un fondo a tutela dei medici (convenzionati, specialisti o dirigenti) che si troveranno in tali condizioni. Vogliamo passare dalle parole ai fatti. Non tollereremo più questo clima di violenza e intimidazione verso i medici da parte di chicchessia” conclude.