Prot.314/U/2023
Roma, 05/08/2023
All’attenzione del Direttore Generale di Agenas
Dott. Domenico Mantoan
agenas@pec.agenas.it
Oggetto: Tavolo tematico ‘‘OO SS Medici. Criticità contrattuali, organizzazione del lavoro’’. Le proposte del Sindacato dei Medici Italiani (SMI).
Gentile Dott. Domenico Mantoan,
facendo seguito alle interlocuzioni dell’incontro del 31 luglio u. s le inoltro le proposte ed integrazioni all’argomento, oggetto del tavolo tecnico, del Sindacato dei Medici Italiani.
A) Il Sindacato Medici Italiani nel concordare sulla necessità di riconoscere la peculiarità del lavoro medico e di rinnovare i contratti per la dirigenza al di fuori dell’area di contrattazione dei dirigenti non medici della Pubblica Amministrazione, propone:
- Di unificare le sedi contrattuali dei medici dirigenti e medici convenzionati per una più facile integrazione tra le due aree mediche e un’organizzazione più armonica tra ospedale e territorio.
- Modificare l’articolo 11, commi da 1 a 4-ter, del decreto legge 35/2019(c.d. Decreto Calabria) che ha operato una revisione della disciplina sui limiti di spesa per il personale degli enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale. Il nuovo limite (decorrente dal 2019) non può superare il valore della spesa sostenuta nell’anno 2018.
- Dirottare le risorse che attualmente le Aziende spendono per beni e servizi (tra cui anche il pagamento dei medici a gettone che vengono reclutati tramite contratti di somministrazione lavoro) sui contratti della Dirigenza medica al fine di implementare gli organici soprattutto nelle aree più a rischio come Pronto Soccorso ed aree di Emergenza -Urgenza.
B) Nel concordare sull’urgenza di unificare i trienni contrattuali della medicina convenzionata al fine di evitare di firmare contratti già scaduti propone:
- Modificare la legge 502/92 e introdurre una norma che preveda personale a convenzione a quota oraria nelle strutture sanitarie e nelle Case ed Ospedali di comunità.
- Omogeneizzare le aree contrattuali della medicina convenzionata (continuità assistenziale, 118 convenzionato, assistenza primaria, specialistica ambulatoriale, medicina penitenziaria) avendo particolare attenzione per le tutele, in materia in infortunio sul lavoro, malattia , maternità, ristoro psico-fisico .
- Omogeneizzare il percorso formativo post laurea con la trasformazione del corso di formazione in medicina generale in specializzazione.
- Quantificare il risparmio ottenuto dalla contrazione dei posti letto, dalla spesa di personale, dalla riduzione dei posti letto per ottenerne il reinvestimento sul territorio anche con normativa specifica
C) Misure ulteriori che sicuramente metterebbero fine all’esodo dei medici dal SSN riguardano:
- una migliore retribuzione in linea con i compensi europei;
- depenalizzazione dell’ atto medico che tanto costa in termine di medicina difensiva;
- misure aggiuntive per contrastare la violenza sugli operatori sanitari;
- maggiore attenzione ai tempi di conciliazione vita/lavoro e pari opportunità, utilizzando parte dei fondi della Missione 5 del PNRR per certificare la parità di genere in sanità e nelle aree mediche;
- drastica riduzione del carico burocratico che tanto impatta sul SSN in termini di costi, qualità di cure e organizzazione del lavoro;
- vincolare il raggiungimento degli obbiettivi dei Direttori Generali al rispetto delle norme contrattuali e legislative sanciscono i diritti dei lavoratori;
- necessità di un contratto unico per tutti i medici che operano nel SSN;
Sicuramente se non si reperiscono risorse extracontrattuali da investire massicciamente valutiamo non sia possibile un rilancio del Servizio sanitario pubblico.
Nel ringraziare della possibilità di poter fornire un nostro contributo fattivo, cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti.
Giuseppina Onotri
Segretario Generale Sindacato Medici Italiani