IN DIFESA DEI "MINIMALISTI"

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La Regione Lazio ha deciso di attuare, in modo del tutto intempestivo, l’ applicazione della norma che fa decadere dalla Convenzione i medici che abbiano meno di 300 scelte. In un periodo cosi’ difficile per la sanita’, e’ assolutamente inopportuno creare altri motivi di contenzioso, tanto piu’ che sono numerosi i motivi che indurrebbero a soprassedere.
Lo SMI ha gia’ attivato il suo ufficio legale per tutelare i colleghi in difficolta’ qualora la Regione persistesse nel suo atteggiamento punitivo.

 C.se  att.ne     DOTT. ARTICO 
 C.se  att.ne DIRETTORI GENERALI  ASL RMA-B-C-D-E-F-G-   H-LT-VT-FR-RI
 C.se  att.ne RESPONSABILI  AZIENDALI  U.O. MEDICINA GENERALE 
ASL RMA-B-C-D-E-F-G-H-LT-VT-FR-RI
                        
E p.c.             
Assessore alla Sanità
On. AUGUSTO BATTAGLIA
LORO SEDI

Oggetto: APPLICAZIONE Art.  19 comma 3 dell’A.C.N.
 In merito alle lettere inviate dalle SS.VV ai MMG, che ricadono nel disposto di cui all’Art. 19  in oggetto, si fa presente che tale disposto non tiene conto del fatto  che gli incarichi di assistenza primaria sono stati assegnati negli ultimi venti (20) anni dalle vostre aziende sulla base di un rapporto ottimale pari a  1: 700 (1:1000 per i medici di assistenza primaria e di 1:500 per i medici di continuità assistenziale ex guardia medica a tempo indeterminato).

 Per questo motivo è stato inserito un numero di medici a tempo indeterminato di assistenza primaria incongruo rispetto al rapporto ottimale previsto dalle normative che si sono susseguite (1:1000)

 Si sottolinea pertanto che tale questione deve essere considerata quale “MOTIVO OGGETTIVO” indipendente dalla volontà del medico, per cui i medici di assistenza primaria non sono riusciti, ad oggi, ad acquisire il  numero minimo di scelte individuato dall’articolo in oggetto nell’arco dei 3 anni. Si ricorda altresì,   che gli elenchi assistiti di ciascun medico sono ancora sub judice, per cui riteniamo doveroso evitare procedimenti in base a dati non ancora accertati in via definitiva.

  Si ricorda inoltre che il contratto in essere è scaduto il 31/12/2005 , quindi in prorogatio sino alla stipula del prossimo A.C.N.

 Per tali motivi  si ritiene auspicabile, come avvenuto nei precedenti A.C.N., SOPRASSEDERE ad ogni ulteriore azione tesa a penalizzare dei giovani professionisti sulla base di  responsabilità oggettivamente non ascrivibili a loro,  bensì ad un sistema di computo delle carenze risultato penalizzante per il medico assegnatario di  rapporto a tempo indeterminato.

Certi  di un Vostro sollecito e positivo riscontro inviamo cordiali saluti

Paolo Marotta
Responsabile Regionale SMI C.A.
Coordinatore Regionale Convenzionata