Sicurezza postazioni C.A

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Lo Smi scrive alla Direzone Generale della Roma F

Alla cortese attenzione del

Direttore Generale

Azienda Asl RMF

Alla cortese attenzione del

Direttore sanitario

Azienda Asl RMF

Oggetto: Sicurezza postazione Campagnano.

Come in oggetto lo SMI Lazio per nome e per conto dei propri iscritti, fa presente che nella postazione di Campagnano si sono verificati episodi di aggressione verso i medici in turno, ciò in quanto l’utenza identifica la postazione di C.A. come vero e proprio ambulatorio.

I medici infatti si trovano ad dover erogare più prestazioni di tipo ambulatoriali che domiciliari.

A tal proposito si fa presente che il compito dei medici di C. A. si svolge esclusivamente a casa del paziente (art.67 comma 6) a meno che codesta spettabile azienda non ritenga che ove “le condizioni strutturali lo consentano il medico può eseguire prestazioni ambulatoriali (art.67 comma3) previo specifico accordo aziendale.

Nell’una o nell’altra ipotesi si prega di adottare le seguenti opzioni:

  • Rendere occulta la postazione alla cittadinanza spostandone l’ubicazione

  • Regolamentare l’attività ambulatoriale con accessi concordati e con personale infermieristico e di sicurezza a supporto dei medici

Tale situazione è stata aggravata dal protocollo d’intesa diramato dalla ASL sulla prescrizione della pillola del giorno dopo, che di fatto obbliga i medici di C.A. alla prescrizione senza che la postazione sia idonea alla visita del paziente.

In merito alla modalità prescrittiva lo SMI si riserva di interpellare la commissione di bioetica dell’ordine dei medici di Roma.

Qualora non venissero presi provvedimenti per quanto esposto, lo scrivente sindacato a tutela dei propri iscritti si riserva di ricorrere per vie legali.

In attesa di tempestivo riscontro

Cordiali Saluti.

Il Segretario C.A.

Ermanno De Fazi