Verso il Fascicolo sanitario elettronico: elementi di riflessione. Ecco il volume della Sit e Lavse-Cnr. In esclusiva alcuni capitoli del libro

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Pubblichiamo in esclusiva alcuni capitoli del volume Verso il Fascicolo sanitario elettronico: elementi di riflessione presentato oggi a Roma e frutto del lavoro congiunto tra Sit e Lavse-Cnr. Obiettivo: “Fare del Fse un’occasione di riflessione sul sistema assistenziale e non la causa dell’ennesimo spreco di risorse”. 

“Ci piacerebbe che, in un Paese dove ormai il verbo riflettere, inteso come discussione aperta, partecipativa e fattiva, sembra non essere più coniugato, si avviasse un’ampia e profonda riflessione ‘olistica’ sul Fse, una riflessione concreta e nello stesso tempo non ‘infinita’ che faccia evolvere l’attuale Fse verso quello che viene indicato come il Fse di 2 generazione; in tal modo il Fse diventerà un’occasione di riflessione sul sistema assistenziale, e non la causa dell’ennesimo spreco di risorse, inammissibile in un periodo di spending review”. Con queste parole ha concluso il suo intervento Fabrizio L. Ricci, dirigente di ricerca del laboratorio virtuale di sanità elettronica dell’Istituto di tecnologie biomediche del Cnr di Roma, coordinatore del gruppo di studio sul Fse composto dagli esperti della Società Italiana di Telemedicina e sanità elettronica ed i ricercatori del Cnr, il cui lavoro è stato illustrato questa mattina nella conferenza stampa di presentazione del volume “Verso il Fascicolo Sanitario Elettronico: elementi di riflessione”, curato dallo stesso Ricci, insieme ad Antonio V. Gaddi, vice presidente Sit, Angelo Rossi Mori, ricercatore del Lavse-Cnr e Giancarmine Russo, segretario generale della Sit, pubblicato dalla R.A. Edizioni, di cui Quotidianosanità, in anteprima esclusiva, può fornire ai suoi lettori un ampio estratto (link all’estratto).
I lavori sono stati introdotti dal presidente della Sit Gianfranco Gensini che, dopo i saluti ed i ringraziamenti di rito, ha spiegato i motivi per cui la Sit ha deciso di istituire, nel luglio scorso, questo gruppo di studio in collaborazione con il Lavse-Cnr: “Nel corso della discussione consiliare – ha spiegato Gensini – mi resi conto subito che questo gruppo di studio era indispensabile se volevamo realmente che questo nuovo strumento che l’eHealth ci offriva andasse nella direzione da noi enunciata nel Manifesto Italiano della Medicina e della Chirurgia Telematica di Firenze 2010: una sanità elettronica, armonica e sostenibile, a misura di medico e di paziente, rispettosa della sua privacy, in cui sia riaffermato il primato della clinica che dovrebbe guidare qualsiasi processo di cura. L’aumento della durata media della vita, l’espansione delle patologie croniche, la comorbilità, la polimorbilità e la complessità in medicina, pongono a tutti noi delle sfide inimmaginabili fino a pochi decenni fa. La telemedicina e la sanità elettronica offrono a medici, pazienti e sistemi sanitari degli strumenti formidabili, e tra questi sicuramente vi è l’Fse, per garantire una migliore uniformità, accessibilità, usabiltà, efficienza, efficacia, appropiatezza e sicurezza delle cure, ma solo se sarà il driver clinico a guidare i processi, nell’interesse superiore del malato e della collettività”.

Ha fatto seguito la relazione del coordinatore Ricci che ha illustrato il manifesto Sit & Lavse-Cnr sul Fse, presentato nel novembre scorso al Forum risk management in sanità di Arezzo (link all’articolo di QS) ed i componenti del gruppo di studio (link al pdf allegato), ai quali, successivamente, si è aggiunto anche Pier Angelo Sottile, presidente della commissione Uninfo per l’informatica medica, con un contributo sugli standard e le regole tecniche.

E’ stata poi la volta del vicepresidente Sit Antonio V. Gaddi che ha rimarcato la scarsa utilità clinica dell’attuale Fse, in quanto una mera collezione di referti online: “E’ necessaria riportare – ha affermato Gaddi – l’approccio al Fse nell’alveo del suo reale utilizzo clinico partendo dagli scenari, capaci di offrire una visione olistica del processo di cura: il processo di assistenza si svolge sul piano clinico, ma anche su quello socio-assistenziale, burocratico-amministrativo, con l’aiuto del paziente, con una continua valutazione dei costi efficacia, qualità, etc.”. (Fonte: Quotidiano Sanità)