Policlinico Tor Vergata: impiantato un peacemaker senza elettrocateteri

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«Il Policlinico Universitario Tor Vergata ha annunciato oggi di aver impiantato per la prima volta nel Lazio e in tutto il centro sud il pacemaker senza elettrocateteri St. Jude Medical Nanostim, il primo e unico pacemaker attualmente disponibile sul mercato progettato per essere impiantato direttamente nel cuore senza elettrocateteri e senza dover creare una tasca sottocutanea per l’alloggiamento del pacemaker. L’impianto è stato effettuato dal dott. Giovanni Forleo e dal dott. Domenico Sergi, coordinati dal prof. Francesco Romeo, direttore dell’Unità operativa complessa di Cardiologia e Cardiologia Interventistica, su un uomo di 78 anni affetto da fibrillazione atriale permanente». Così, in una nota, il Policlinico Tor Vergata. «La procedura – prosegue la nota – è durata appena 20 minuti e l’esposizione ai raggi X, necessaria per il posizionamento del dispositivo è stata circa un terzo dei tempi necessari per un impianto convenzionale. Il Policlinico Universitario Tor Vergata è uno dei primi centri al mondo ad impiantare questa nuovissima tecnologia». «ll pacemaker senza elettrocateteri St. Jude Medical Nanostim rappresenta uno dei progressi tecnologici più importanti in assoluto nel campo della stimolazione cardiaca. Diversamente dai pacemaker tradizionali, il cui impianto richiede un intervento chirurgico invasivo, Nanostim viene impiantato direttamente nel cuore tramite una procedura mininvasiva, riducendo considerevole i tempi di impianto e i rischi connessi. Inoltre presenta un importante beneficio cosmetico grazie alla totale assenza di cicatrici o rigonfiamenti della cute in prossimità del dispositivo, tipici dei pacemaker convenzionali», ha affermato il prof. Francesco Romeo. «Il dispositivo viene posizionato mediante un catetere manovrabile attraverso la vena femorale. L’approccio meno invasivo elimina la necessità di creare la tasca anatomica per il posizionamento del pacemaker e riduce le potenziali complicazioni generali, compresi il rischio di infezione annesso alla tasca e quello di malfunzionamento degli elettrocateteri stessi», ha ricordato il dott. Domenico Sergi. «Il pacemaker Nanostim -si legge ancora nella nota – presenta delle dimensioni corrispondenti a solo il 10 per cento di quelle dei pacemaker tradizionali. Il formato ridotto del dispositivo e l’assenza della tasca chirurgica migliorano il comfort del paziente. Inoltre, l’eliminazione delle limitazioni delle attività fisiche del pazienze tese a prevenire la dislocazione o il danneggiamento degli elettrocateteri standard potrebbero determinare un miglioramento della qualità di vita dei pazienti». «ll pacemaker senza elettrocateteri St. Jude Medical Nanostim è oggi il primo ed unico pacemaker al mondo senza elettrocateteri ad aver ottenuto il marchio CE. L’introduzione sarà graduale e l’Italia ne sarà protagonista con il coinvolgimento dei più importanti centri di elettrostimolazione», ha aggiunto il dott. Giovanni Forleo. «I pacemaker cardiaci – conclude la nota – vengono impiegati per il trattamento della bradicardia, ossia un battito cardiaco eccessivamente lento. Tali dispositivi monitorano la funzionalità cardiaca e trasmettono impulsi elettrici quando il battito cardiaco rallenta eccessivamente in base ai requisiti fisiologici di ciascun paziente. I portatori di pacemaker nel mondo sono circa 4 milioni, in Italia circa 700.000. Ogni anno in Italia vengono impiantati circa 60.000 nuovi pacemaker, circa 700.000 nel mondo».(Fonte: Online News)

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